Ennesima lectio magistralis del magistrato calabrese, che intervistato da Massimo Giletti ha presentato “Il Grifone. Come la tecnologia sta cambiando il volto della ‘ndrangheta”
FASANO – Una piazza del Mercato Vecchio stracolma ha accolto ieri (25 luglio) Nicola Gratteri, ospite del quarto appuntamento della rassegna “LibriAmo…tra gli ulivi”, promossa dal Mondadori Point locale di Laura De Mola.
Una nuova superba lectio magistralis quella del magistrato calabrese, moderata da Massimo Giletti.
Lo spunto è stato il suo ventitreesimo libro, “Il Grifone. Come la tecnologia sta cambiando il volto della ‘ndrangheta” (Mondadori), di cui, durante la serata, si è in effetti parlato poco.
In apertura, la padrona di casa Laura De Mola ha ringraziato soprattutto le forze dell’ordine che si sono impegnate tantissimo per la riuscita dell’evento.
«Un uomo antico, legato ai valori e alle sue radici, eppure di una contemporaneità assoluta», lo ha definito Giletti.
Il magistrato ha parlato della sua gioventù, degli anni scolastici e di quelli difficili trascorsi a lavorare nella sua terra, la Locride.
«Il posto più bello e magico che esista. Una terra in cui è ancora presente e viva la generosità, l’accoglienza e la solidarietà tra la gente».
Nel parterre degli eccellenti graduati presenti, anche il generale Ubaldo del Monaco, comandante regionale dei Carabinieri Puglia, vecchia conoscenza di Gratteri.
«Con lui, in quel periodo, abbiamo effettuato la prima indagine utilizzando un’intercettazione ambientale, con un telefono che fungeva da registratore», ha ricordato Gratteri.
E proprio sull’importanza delle intercettazioni ha puntato il dito il magistrato, smontando la tesi del Ministro Nordio che le ha definite troppo costose e che, pertanto con la legge approvata di recente, sono state di fatto eliminate, ad eccezione di quelle riguardarti la mafia e il terrorismo.
Il costo annuale di queste intercettazioni, in soldoni, è pari a circa 180 milioni di euro.
«Eppure, con una sola operazione, in un solo giorno, siamo riusciti a sequestrare beni per 280 milioni di euro. Signori, questa è cassa vera, altroché!», ha dichiarato un infervorato Gratteri.
Sempre a proposito della stessa legge, il magistrato ha insistito sulla sua grossa falla che riguarda i reati della pubblica amministrazione che così sarebbe liberata dal cappio delle intercettazioni.
Gratteri ha puntato anche il dito sulla riforma giudiziaria che così come è stata impostata finirà per rallentare l’iter dei processi e non accelerarlo, così come si crede.
«Basta poco per migliorare le cose, si tratta di applicare il buon senso e applicare riforme che sono ovvie, in fondo», ha chiosato il magistrato tra applausi scroscianti.
Gratteri è così che trascorre le sue ferie: in giro per piazze e luoghi pubblici a incontrare la gente e spiegare loro la mafia e tutto quello che ruota intorno.
«E dire cose che altri non dicono – ha concluso –. Se non posso dire la verità, allora me ne sto zitto. Anche se il silenzio, alla fine, è complicità».
Il prossimo appuntamento in rassegna è per questa sera a Masseria San Francesco, dove Fabiana Agnello presenterà “The Wolf: Cornuti a caccia di Sacristi”.
A intervistarla sarà Italia Ditano, avvocato fasanese del Foro di Brindisi. Presente anche Massimo Giletti, che del volume ha curato la prefazione.
Fotoservizio di Francesco Schiavone e Mario Rosato.