Appuntamento mercoledì al Teatro Sociale per nell’ambito del Festival “Tempeste”
FASANO – Il festival “Tempeste. Immagini, suoni, racconti del Mediterraneo”, organizzato dall’Amministrazione Comunale e ideato dal consigliere Donato Marino, alle 18.30 di mercoledì 7 dicembre ospiterà al Teatro Sociale il reading “Lucciole e stelle nel nero della notte”, dedicato dagli studenti del progetto “Intrecci di musica e letteratura” dell’IISS “L. da Vinci” di Fasano a Pier Paolo Pasolini, nel centenario della sua nascita, e presentato per la prima volta al Minareto a fine luglio.
Migliaia di iniziative sono state realizzate in tutta Italia per omaggiare l’autore forse più grande del secondo Novecento, ma anche il più scomodo, controverso e divisivo, un uomo di “tempeste” che però si è speso per la pace, l’inclusione e l’ambiente.
Il progetto “Intrecci di musica e letteratura” è fortemente sostenuto dalla dirigente scolastica Maria Stella Carparelli, che crede in un teatro “civile” che proponga ai giovani in particolare ealla cittadinanza intera occasioni di cultura, di bellezza e di sensibilizzazione. I docenti Michele Iacovazzi e Mina Corelli, ideatori del progetto e fieri di far conoscere agli studenti pagine di cultura e storia altrimenti trascurate nei programmi ministeriali, hanno scritto un testo come sempre originale, che ha attinto dalle opere di Pasolini, romanzi, poesie, articoli, film e da saggi autorevoli composti sulla sua vita, il suo pensiero e la sua produzione.
A sottolineare i “quadri” teatrali sul palco sono, insieme alle fotografie in bianco e nero, le colonne sonore dei film pasoliniani (Bach, Orff e Morricone su tutti), le canzoni scritte da Pasolini stesso, da De Gregori e De Andrè e le melodie dedicategli da altri musicisti (pregevole il disco di Remo Anzovino “L’alba dei tram”).
Lo spettacolo è affidato alla bravura e all’intensità degli studenti, Gabriele Cacucci nel ruolo di Pasolini, Arianna Bongiorno, Mariasole Corelli, Elena Digeronimo, Beatrice Laera, Ilenia Masciandaro, Ilaria Falcioni nel ruolo di lettrici, attrici e cantanti, Simona Carrieri chitarrista e cantante, Manuela Miano cantante, il maestro Donatello Ancona alle percussioni; un plauso doveroso anche a Francesco Caringella, Umberto Di Roma, Thomas Maggi e Giorgia Custodero nel ruolo di grafici e tecnici delle luci e del suono.
Che piaccia o meno, il poliedrico Pasolini, sempre a difesa degli ultimi della terra, ambientalista e nostalgico dell’antica civiltà contadina scomparsa con le lucciole, profetico sull’arrivo degli Africani sulle nostre coste, ostile a ogni forma di pregiudizio e in particolare a quello omofobo, scomodo nei confronti della classe dirigente e morto in circostanze tragiche mai chiarite, offre innumerevoli spunti di riflessione.
Lo spettacolo è un omaggio e una provocazione, un invito a domandarci chi siamo e dove stiamo andando e, se è vero che siamo fatti di spirito e materia, questo lavoro “accarezza” più la nostra parte spirituale.
L’ingresso allo spettacolo è libero.