È andato in scena ieri il secondo appuntamento (il primo in concorso) della XIII edizione del Festival
FASANO – Una parabola tragicomica, che oggi molti definirebbero quasi “trash”, quella andata in scena ieri sera (16 ottobre), al Teatro Sociale di Fasano, con lo spettacolo “L’Acquario”, nell’ambito del XIII Festival “Di scena a Fasano”.
Lo spettacolo, scritto da Claudio Grattacaso, diretto da Marcello Andria e portato in scena dalla Compagnia “L’Eclissi” di Salerno, è il primo spettacolo in concorso e porta in scena la storia di tre uomini che, al culmine della propria esistenza, d’impulso scelgono di dire tutto il non detto fino ad allora, in una sequenza di scene che ha del grottesco.
La scena si apre nel piccolo studio dello scrittore Elio (Enzo Tota), dove l’unico elemento dinamico, in mezzo a una scenografia piatta fatta di libri polverosi, è un acquario di pesci tropicali che conducono ogni giorno la stessa esistenza, fatta di scontri in spazi limitati, in quello che è il gioco della natura. Lo stesso gioco di cui sono protagonisti Elio e i suoi amici, Sandro (Ernesto Fava) e Donato (Felice Avella) in uno dei tanti giovedì dove si compie il rituale incontro fra i tre.
Ma la scena si fa subito nervosa, aiutata dalle musiche di Marco De Simone, i protagonisti mettono a nudo tutta la fallacia dei rapporti umani, in cui non si perde occasione per rinfacciare vecchi rancori e irridere situazione amorose molto amare. È una situazione decisamente grottesca, che a tratti ricorda il film Carnage di Polanski, a volte ai limiti dell’incomprensione della trama della vicenda (spesso ci si perde nei dialoghi dei personaggi), ma che viene esaltata dall’efficace espressività degli attori.
Non mancano i momenti ironici che strizzano l’occhio al pubblico divertito, ma è una comicità forzata, frutto di una storia di alleanze occasionali e tradimenti frequenti, una storia tossica che è ben peggio di quanto il mondo naturale possa mostrare all’interno dell’acquario al centro della stanza e che ci insegna, come ricorda il personaggio di Donato, quanto l’amicizia sia soprattutto conoscere i difetti altrui e riderci sopra perché si sa, “va bene così”.
Il prossimo appuntamento si terrà sabato 22 ottobre con lo spettacolo “Faust”.
Fotoservizio di Francesco Schiavone.