Migliaia di persone hanno preso parte all’evento di ieri sera organizzato da Laura De Mola
FASANO – Oltre sessant’anni di carriera raccontati in maniera strepitosa, come solo lui sa fare.
È Fausto Leali, che ieri sera ha intrattenuto un pubblico di migliaia di persone presenti in Piazza Ciaia, nella prima calda serata di settembre, con pezzi storici e dediche preziose.
Nato come evento di chiusura della campagna elettorale di Laura De Mola per le scorse Elezioni Europee 2024, non era stato possibile svolgere il concerto lo scorso 7 giugno a causa della tragica notizia della scomparsa del compianto Giacomo Rosato, che Laura De Mola ha ricordato sul palco e alla cui memoria il pubblico ha tributato un lungo applauso.
Una voce nera e unica, che ha aperto la serata con Vita. A seguire Un’ora fa e il tributo a Totò con la straordinaria interpretazione di Malafemmena e poi una serie di omaggi: a Mina con Non credere e a Francesco De Gregori con Sempre e per sempre. Ampio spazio a uno dei suoi primi successi, Quando ami una donna, e alla storica Mi manchi, scritta da Franco Fasano, che con Leali strinse un forte sodalizio, regalando alla musica italiana pezzi indimenticabili.
Una voce, quella di Leali, che ricorda il soul e il blues americano, come il suo timbro ha evidenziato nell’esecuzione del medley omaggio a James Brown con Papa’s Got a Brand New Bag, I Got You e It’s a Man’s Man’s Man’s World. E poi l’indimenticabile canzone “denuncia” Angeli Negri, Io Camminerò e poi la cover del bellissimo pezzo country di Bradley Cooper e Lady Gaga, Shallow, cantato per l’occasione con la moglie Germana Schena, che ha inoltre regalato al pubblico le sue versioni di Sweet Dreams e Rolling in The Deep.
Leali ha proseguito poi con gli omaggi a Rino Gaetano (Gianna) e Toto Cutugno (L’italiano), per chiudere infine con i brani sanremesi più celebri, Ti lascerò, sempre in coppia con la sua Germana, Io Amo, per chiudere degnamente con A chi e celebrare il pezzo che diede l’impulso a una carriera che da allora non ha mai smesso di brillare.
Fotoservizio di Francesco Schiavone e Mario Rosato.