Coinvolgente messa in scena dell’adattamento italiano del dramma di Johanna Adams con due straordinarie protagoniste: Ambra Angiolini e Arianna Scommegna
FASANO – Si chiude con l’intenso dramma Il nodo, la Stagione di Prosa 2022/2023 – una delle più partecipate degli ultimi anni, come ha dichiarato in apertura l’assessore Cinzia Caroli – organizzata dall’Amministrazione comunale di Fasano in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
L’adattamento del magnifico testo di Johanna Adams, con l’ottima regia di Serena Sinigaglia, è andato in scena ieri (25 aprile) al Cinema Teatro Kennedy.
Un dramma amarissimo e potente nella sua dolenza.
Durante l’ora di ricevimento per l’insegnante Clark, arriva la madre di Gidion, Corryn Fell.
La donna, anch’essa insegnante – anzi professoressa – madre single e poco presente nella vita scolastica del ragazzino, è sconvolta: il figlio, dopo essere stato sospeso – tornato a casa pieno con lividi e naso sanguinante – si è tolto la vita sparandosi sotto il mento.
Corryn è anche arrabbiatissima: vuol capire cosa è successo di tanto grave da spingere il suo Gideon a un gesto così eclatante. È convinta che suo figlio sia stato vittima di bullismo.
L’insegnante – che non ha un compagno, non ha figli ma solo una gatta – per tutto il tempo è in stato di forte agitazione. Nasconde qualcosa.
Tanti sono i quesiti e i dubbi che vengono fuori in un dialogo dal ritmo serrato e anche violento, che rivela in un crescendo incredibile, sofferenza, rancori, sensi di colpa e rimpianti.
Nel finale si comprenderà sia il motivo della sospensione – un racconto violento e splatter scritto da Gideon e fatto girare tra i ragazzi – che l’agitazione dell’insegnante, in trepidante attesa di una telefonata da parte del veterinario perché la sua gatta sta morendo di diabete.
E sorprendentemente, sciolto – anzi, reciso, metafora di “tagliare con il passato” – finalmente il nodo gordiano di entrambe, sarà la madre a sostenere l’insegnante a prendere la decisione giusta per lei e per la sua creatura a quattro zampe.
Eccellente la prova recitativa delle due protagoniste.
Ambra Angiolini ormai è una meravigliosa conferma – sono lontanissimi i tempi di Non è la Rai –, con un’interpretazione di madre rabbiosa e ferita, limpida, senza fronzoli.
Impeccabile Arianna Scommegna nei panni dell’irreprensibile insegnante di mezza età. Arida per forza di cose: il vuoto da riempire è straziante. Come il senso di colpa. E lei ce li fa toccare con mano.