Pubblico entusiasta per i cinque incredibili musicisti: Davide Cabassi, Marta Kowalczyk, Gaia Trionfera, Daniel Palmizio e Izak Hudnik
FASANO – Un concerto capolavoro che difficilmente si potrà dimenticare quello andato in scena ieri (28 febbraio) nell’ambito della Stagione di Musica da Camera organizzata dall’Accademia dei Cameristi in collaborazione con il Comune di Fasano.
Questa volta il sodalizio diretto da Mariarita Alfino ha portato sul palco del Nuovo Teatro Sociale un meraviglioso quintetto, Davide Cabassi – eccelso ospite d’eccezione – al pianoforte, Marta Kowalczyk e Gaia Trionfera al violino, Daniel Palmizio alla viola e Izak Hudnik al violoncello.
Due i capolavori assoluti eseguiti durante la serata.
Nella prima parte l’intenso Quintetto in mi bem. magg. op.44 scritto nel 1842 dal tedesco Robert Schumann.
Quattro i movimenti della composizione: in apertura Allegro brillante (mi bemolle maggiore), quindi il mesto In Modo d’una Marcia. Un poco largamente (mi bemolle maggiore), Agitato (fa minore) e il brillante Scherzo. Molto vivace – Trio I et II (mi bemolle maggiore).
A chiudere l’entusiasmante rondò Allegro, ma non troppo (do minore – mi bemolle maggiore), in cui riappare a tratti il tema dell’allegro iniziale, a ideale chiusura di un’intensità musicale senza pari.
Nella seconda parte di concerto invece, i musicisti hanno eseguito il Quintetto in fa min. per pianoforte e archi op.34, composto tra il 1864 e il 1865 dall’amburghese Johannes Brahms.
Quattro i movimenti che lo compongono: in apertura l’energico Allegro non troppo (fa minore), seguito da un oscuro quanto affascinante Andante, un poco Adagio (la bemolle maggiore).
Solenne e a tratti intimista è il terzo movimento, Scherzo. Allegro (do minore) e Trio (la minore) che si trascina il Finale. Poco sostenuto (fa minore). Allegro non troppo, ricco di sfumature musicali in cui l’autore rivela tutta la sua modernità stilistica.
Prossimo appuntamento per martedì 21 marzo con il trio composto dal soprano Valentina Coladonato, Marta Nizzardo al clarinetto e Umberto Jacopo Laureti al pianoforte. Da non perdere.