
Ieri la Santa messa e le esibizioni degli allievi in occasione dei festeggiamenti in onore della Santa patrona della musica
FASANO – Tra gli innumerevoli poteri della musica ci sono anche l’unione e la condivisione e la banda Santa Cecilia è dimostrazione concreta di tali valori. Ieri, venerdì 22 novembre, l’Associazione musicale fasanese ha celebrato la patrona della musica.
Come ogni anno, i giovani musicisti hanno animato la Santa messa celebrata in Chiesa Matrice e presieduta da don Sandro Ramirez. Successivamente, la manifestazione ha avuto seguito nella Sala convegni dell’Università del Tempo Libero “S. Francesco d’Assisi”, ai Portici delle Teresiane.
«L’Utl ci ha soccorso mettendo a disposizione la Sala convegni della loro sede, quando siamo sfrattati dai locali di via Imbriani, prossimi a diventare biblioteca di comunità- ha affermato Cosimo Donnaloia, presidente dell’Associazione musicale – La “Santa Cecilia” è nata per educare i giovanissimi al sociale attraverso la musica. I tempi cambiano, la musica strumentale si insegna nella scuola pubblica e la Santa Cecilia continua con la sua attività adeguandosi all’evoluzione dell’insegnamento».
«Ti vedo come un artigiano che nella sua bottega insegna il mestiere, l’onesta, la continuità, la passione. I tuoi allievi sono i tuoi figli» ha commentato Palmina Cannone, presidente dell’Utl, prima di cedere la parola al M° Giovanni Giannoccaro: «La nostra associazione è un gruppo di persone che si confrontano e condividono conoscenze con lo scopo di stare insieme cercando di trasmettere all’esterno la nostra passione e il nostro impegno».
La serata ha poi lasciato spazio alla premiazione dell’allievo Pietro Arvizzigno per aver conseguito la licenza media con 9/10 e alle esibizioni dei musicisti: il trio di ottoni composto da Giuseppe Mileti, Giuseppe Argento e Pietro Arvizzigno ha eseguito la colonna sonora de “Il Gladiatore”, Giuseppe Quaranta al flauto traverso “Plaintive Pavan”, Sonia Marangi al sassofono “Gabriel’s oboe”, Giulia Cardone alla tastiera “Nefeli” di Ludovico Einaudi. In chiusura due voci, quella di Luisa Pinto con “Can’t help falling in love” di Elvis Priestley e Sonia Marangi con “Anema e core”.
La tradizionale pettolata è stato un arrivederci alla prossima edizione.