
Ieri sera, al Teatro Sociale, lo spettacolo conclusivo di FuTUra Teatro
FASANO – Può un difetto fisico cambiare il corso degli eventi? E la vergogna di se stessi, l’eccessiva umiltà, diventare compagna di vita per quindici anni?
Domande a cui è difficile dar risposte, ma che i giovani artisti di FuTUra Teatro, il progetto formativo ideato dalla Compagnia SenzaConfine, hanno provato a fornire nella serata di ieri (26 giugno), al Teatro Sociale, nello spettacolo “Io sono Cyrano”.
Liberamente ispirato all’opera di Edmond Rostand, lo spettacolo mette in scena una storia così lontana, ambientata oltre tre secoli fa, eppure così vicina alle nostre paure malcelate. Cyrano è un letterato, un abile spadaccino, innamorato della bella Rossana, eppure ha un problema: il naso prominente lo rende, agli occhi degli altri, esteticamente brutto. E appena posa il suo sguardo su di lei, la stessa rivela il suo amore per Cristiano, un cavaliere bello, ma intellettualmente ingenuo.
Ma l’amore di Cyrano è talmente potente da sottomettersi a questa condizione, e far da tramite perché Cristiano possa diventare “culturalmente adeguato” nei confronti dell’amata Rossana. Un amore che sembra finalmente combaciare, e che soltanto la guerra divide, nonostante le lettere, nonostante tutto.
Così Rossana, quando scopre la verità su chi le dava la definizione di “bacio”, su chi la accompagnava dolcemente nella lettura di quelle misteriose missive, capisce, ma è ormai troppo tardi.
Come Rossana, anche i ragazzi, nei loro monologhi accompagnati dalla voce narrante di Ettore Bassi, esprimono le proprie paure, quelle mancanze che evitano di rendere il cerchio perfetto – ché forse è la cosa più bella – e che riguardano un po’ tutti noi.
Un lavoro corale, meritevole d’elogio verso chi ne ha permesso la realizzazione; in primis la regia di Teresa Cecere e David Marzi, ma anche le coreografie di Vito Alfarano e la partecipazione dei giovani allievi: Maria Barnaba, Michele Conversano, Alessandra Di Bari, Sandra Di Gennaro, Beatrice Laera, Chiara Laghezza, Giada Legrottaglie, Eliana Lettera ed Ilenia Sibilio.
Fotoservizio di Francesco Schiavone.
















