La XXXIII edizione del concorso letterario, organizzata dal Cif, si è aperta con un omaggio a Pier Paolo Pasolini
FASANO – “È difficile dire con parole di figlio/ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio. /Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore, /ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore. /Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere: /è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.”
È con i versi di “Supplica a mia madre” di Pier Paolo Pasolini (quest’anno ricorrono i cento anni dalla sua nascita) che si è aperta ieri (sabato 4 giugno) la XXXIII edizione del Premio Letterario Internazionale Donna, a tre anni di distanza dall’ultima volta in presenza. Il pubblico, come ha ricordato la presidente del C.I.F. (Centro Italiano Femminile) fasanese, Maria Martellotta, “è finalmente ritornato a casa”, nella consueta cornice del Teatro Sociale di Fasano, con l’attiva collaborazione della prof.ssa Mina Corelli, organizzatrice del Premio. Alla serata presente inoltre l’assessore alla cultura, Cinzia Caroli, che ha lodato un’iniziativa ormai radicata nel tessuto culturale fasanese.
Non un caso l’omaggio a Pier Paolo Pasolini, un intellettuale che ben ha saputo osservare la figura femminile al caleidoscopio, guardando oltre il semplice ruolo di “madre”, quella madre spesso terribile che lo scrittore ha rappresentato in Medea, e che Mariasole Corelli ha omaggiato con un monologo deciso.
Il momento centrale si è arricchito della lettura, grazie alla preziosa interpretazione di Ketty Loconte, dei sei pezzi, tre prose e tre poesie, giunti in finale per la categoria “Adulti”. Ad analizzare i pezzi, nonostante l’ardua scelta dovuta alla qualità degli stessi – e in questo il Premio si conferma senza pochi dubbi fra le punte di diamante del panorama letterario nazionale – la Giuria tecnica dei testi inediti, composta dai docenti del liceo “da Vinci” Mina Corelli, Michele Iacovazzi e Mariella Muzzupappa e dalla Giuria dei testi editi, composta da Claudia Bruno, giornalista RAI, Agnese Legrottaglie, Antonietta Rubino e Danilo Sabino, soci e affiliati del CIF comunale e provinciale.
Una prima menzione d’onore ha riguardato tre alunne del liceo “da Vinci”, con i testi Nuvola e Tic-tac di Marialaura Ciaccia, Tutto sotto controllo di Angela Carparelli e La pace dei sensi di Federica Chiavazzo.
Si è passati poi alla premiazione della categoria “Giovani”, con il primo premio ex-aequo andato alla poesia La violenza del silenzio di Anna Barbato e alla prosa Amare un marinaio di Lucia Scannapieco, il secondo premio alla poesia Noi: la vuota immensità di Alice Zanchetta e il terzo premio alla poesia Immagini di Pierluca Amato.
Per la categoria “Adulti”, sezione poesia, il primo premio è andato a Da Tànghero a Tanghèro di Antonio Villa, il secondo premio a Talamo silente di Tonia Scatigna e il terzo premio a Tu sei di Renata Ceravolo. Menzione d’onore per L’odore del mare diAnna Rita Lisco.
Per la categoria “Adulti”, sezione prosa, il primo premio è andato a Polenta e latte di Sabrina Tonin, vincitrice inoltre del Premio di Sala, assegnato ieri sera dal pubblico presente, il secondo premio a Confetti in testa di Lorenzo Ratisti e il terzo premio a Il coraggio di una donna di Giuseppe Pellizzeri. Menzione d’onore per Emma di Claudia Girardi.
Ad allietare la serata anche i brani “Forse sei tu” di Elisa e “L’emozione non ha voce” di Adriana Celentano, interpretate dai bravissimi Mariasole Corelli e Alessio Pantaleo.
Un’edizione che difficilmente verrà dimenticata, grazie a una serata perfetta, fra gioia e commozione, con il pubblico desideroso di immergersi in un mondo fatto di versi, immagini, suoni e colori, che solo il Premio Internazionale Donna riesce a riprodurre nella sua interezza.
Fotoservizio a cura di Francesco Schiavone.