Ieri, l’appuntamento della rassegna “LibriAmo…tra gli ulivi” a Casale del Murgese.
FASANO- «Un libro raffinato. Un intreccio difficile che si svolge e si slega. È una verità aperta, cruda». È così che l’avv. Annamaria Bernardini De Pace ha presentato l’ultimo libro di Gabriel Garko e Gino Saladini “Il giardino del tiglio”, edito Baldini+Castoldi, portato ieri (venerdì 13 settembre) davanti al pubblico fasanese per la rassegna “LibriAmo…tra gli ulivi”, messa a punto dal Mondadori Point di Fasano e l’imprenditrice Laura De Mola.
A Casale del Murgese, in tanti hanno preso parte all’evento, coinvolti dalla simpatia e dalla spontaneità degli autori, un attore e un medico che, con la loro complicità, hanno impresso su carta problematiche, valori, vita vera.
«Questo è un libro sulla memoria – ha raccontato Saladini –. È una maledizione quando cominciamo a perderla. Edoardo, il protagonista, ha l’Alzheimer. All’età di 70 anni, va in pensione dopo essere stato un professore di Filosofia Estetica. Omofobo da sempre, ha un figlio sposato con un altro uomo e due bambini avuti con una gravidanza surrogata. Arriva un momento in cui i suoi pensieri sono confusi e la confusione genera dolore. Deve chiudere questa partita col destino, ritrovando la pace con il figlio».
“Il giardino del tiglio” presenta un’esistenza senza filtri, diretta, libera, proprio come quella vissuta da Gabriel Garko che si dichiara finalmente se stesso, dopo essere stato “costretto” a nascondere la sua omosessualità per più di vent’anni.
Perché leggere questo libro? «È un libro specchio. Tutti possono rivedersi» ha affermato Saladini. «Bisogna leggerlo per conoscere mondi che non si conoscono. Si ha bisogno di non dover più puntare il dito» ha aggiunto Garko, anticipando il progetto di un film tratto dal romanzo.
Un incontro, quello di ieri, che ha lasciato il segno e che ha incuriosito il pubblico presente, impaziente di sfogliare le pagine e leggere il libro.
Fotoservizio di Mario Rosato.