Presentato il progetto editoriale “Per chi suona la campanella. A scuola in sicurezza” curato dal Rotary Club di Fasano
FASANO – «Un progetto encomiabile e una ricerca importante. Un lavoro ben fatto che sarebbe indispensabile anche per la fascia adolescenziale dei nostri alunni». Queste le parole dell’Assessore alle Politiche dell’Infanzia e Cultura Cinzia Caroli, padrona di casa per la presentazione avvenuta ieri (13 dicembre) nella Sala di Rappresentanza di Palazzo di Città del volume Per chi suona la campanella. A scuola in sicurezza, un progetto editoriale voluto dal locale Rotary Club.
A introdurre la serata, dopo i saluti di benvenuto del presidente del Rotary Club di Fasano, Antonio Cecere, la past president Titti Ferrara, che ha sottolineato come «la ricerca si sia focalizzata sui bambini, la fascia che ha maggiormente subito la destabilizzazione dovuta all’emergenza Covid». A seguire, la testimonianza di Federica Gennari, dirigente scolastica della Scuola primaria “Giovanni XXIII”, che ha messo in evidenza come questa emergenza «stia togliendo tempo alle normali attività scolastiche e di come abbia cambiato inevitabilmente abitudini e relazioni affettive, in special modo dei bambini con disabilità. Per questo motivo ho accettato con entusiasmo questo progetto».
A fornire e chiarire aspetti dell’emergenza dal punto di vista prettamente sanitario – legato a quello psicologico – è stato Maximiliano Galizia, coinvolto il questo progetto. L’anestesista rianimatore ha poi rassicurato la platea, lanciando un messaggio che dà fiducia: «entro il 2023, il Covid sarà un ricordo».
A spiegare invece nel dettaglio il progetto, chiamato Dare voce al cuore, sono state le psicologhe Antonietta Mancini e Mariangela Demola. La prima, che nel 2015 si è avvicinata alla psicologia dell’emergenza, ha spiegato sommariamente in cosa consiste l’EMDR, il metodo usato da questa branca della psicologia che permette l’elaborazione del trauma (e l’epidemia in corso è un trauma collettivo), attraverso tecniche specifiche come per esempio quella del movimento oculare da destra a sinistra, che ha l’effetto di tranquillizzare il paziente traumatizzato. Proprio come tutti quei bambini che non hanno potuto vivere a pieno l’esperienza del passaggio dalla scuola materna a quella elementare per via del lockdown.
E proprio per questo si è cercato di fornire una serie di consigli agli insegnanti – per esempio dare tranquillità, mantenere un contatto oculare alla pari, essere presenti, ascoltare empaticamente i piccoli alunni – e ai genitori, che devono dare ai propri figli altrettanta attenzione, provando a tirare fuori da essi le risorse per affrontare questa nuova sfida, e non solo questa. Per farlo esistono una serie di strumenti: dire sempre la verità, lasciare a loro piccole responsabilità, insegnare il coraggio, essere essenziali e soprattutto dedicare loro del tempo.
Mariangela Demola, che ricordiamo essere neo presidente dell’Apsi fasanese, ha quindi spiegato l’esperienza fatta “sul campo” con i bambini, assumendo assieme alla collega il ruolo di “maestre delle emozioni”, sia positive che negative. Prendendo spunto dal libro di Sepulveda Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, diventato poi un film animato, si sono trovate le similitudini con la situazione vissuta dai piccoli alunni. Facendo leva sulla passione di questi ultimi per gli animali, si è potuto lanciare vari messaggi, come il valore della diversità e dell’appartenenza al gruppo. Attraverso poi un estratto del film d’animazione Inside Out, i bambini hanno imparato a riconoscere le emozioni e i colori che possono essere associati alle stesse, colorando quelle provate da ciascuno su un disegno. La psicologa ha anche spiegato un esercizio, utile anche ai più grandi per placare la tensione, detto “del posto sicuro”: a occhi chiusi e facendo l’abbraccio della farfalla, alternando con le mani tocchi a destra e sinistra ai rispettivi deltoidi, bisogna pensare appunto a un proprio “luogo sicuro”. A fine intervento la Demola ha ribadito quanto detto dalla sua collega: «il regalo più bello che potete fare a bambini è dedicare loro del tempo».
Il compito di trarre le conclusioni è stato affidato all’Assistente del Governatore del Distretto Rotary 2120, Giovanni Vitto, che ha anche elargito complimenti a tutti i professionisti coinvolti nel progetto e a coloro che ne hanno permesso la realizzazione.