Una full immersion tra tantissime opere presepiali di artisti internazionali da non perdere
FASANO – L’atmosfera natalizia all’Università del Tempo Libero di Fasano, che ha sede ai Portici di Fasano, trasuda da tutti i pori. Non c’è angolo o spazio che non sia addobbato a festa con amorevole gusto. L’ex convento delle carmelitane claustrali di antica osservanza (sede dell’UTL), anche quest’anno, ospiterà la Mostra Internazionale I Presepi del Chiostro, giunta all’ottava edizione. La rassegna è cresciuta tanto da proporre artisti di fama e presepari per passione. Sono tutti autori di grande talento artistico con una grande voglia di portare nei cuori di grandi e piccini lo stupore del presepe.
Uno per tutti il maestro Francesco Invidia, le cui opere di proprietà di musei, gallerie e privati, sono presenti in Italia: a Bronte (CT) Museo Nazionale d’Arte Presepiale, a Oria (Br) Museo Diocesano d’Arte Sacra. E ancora in diverse nazioni europee: Spagna, Francia, Belgio, Germania, Svizzera, Romania, Bulgaria, Slovenia, Austria, Polonia; e oltre oceano, dagli Stati Uniti al Canada fino a Camberra (Australia) e a Betlemme. Una sua Sacra Famiglia, donata il 21 dicembre 2011 a Sua Santità Papa Benedetto XVI, è esposta nei Musei Vaticani e, quest’anno, un suo presepe sarà presente al Quirinale con l’alto Patrocinio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
«Il prof. Invidia – afferma la presidente Palmina Cannone – ci ha onorati curando personalmente, coadiuvato dalla sua allieva Ilenia Marinoscia, nella nostra struttura, l’allestimento delle sue opere con accuratezza certosina. Alcuni dei capolavori esposti all’UTL sono stati in vetrina alle mostre internazionali dell’Arena di Verona e di Monaco, dove hanno riscosso eccellenti apprezzamenti. Francesco Invidia, maestro cartapestaio nonché professore di Squinzano (Le), residente a Francavilla Fontana, esalta la storica Scuola della cartapesta leccese, sublimando il divino, cuore pulsante delle sue creazioni».
Alla rassegna dell’Università fasanese partecipano più di settanta artisti, dal Perù a Crispiano, da Roma alla Calabria, dalla Sicilia alla Liguria, con presepi realizzati utilizzando tecniche diverse e i più svariati materiali, quasi tutti poveri o riciclati: cartapesta, legno, corteccia di ulivo, ferro, polistirolo, gesso, pannolenci, pasta secca, carrube, resina, vetro, intrecci di polloni d’ulivo, sughero, rocce, lana e cotone lavorati a uncinetto, tombolo e macramè. Molti presepi sono stati eseguiti nei laboratori artigianali dell’UTL.
Ciascuna opera esposta è frutto di manualità e fantasia spiccate e declina la personalità degli autori. Il visitatore potrà ammirare anche la Personale di Fotografia I personaggi del presepe di Martino Murat. Nella stessa sede è allogato il Museo Arti antiche fasanesi con reperti dell’artigianato d’epoca, sempre curato dall’UTL. Non si può concludere la visita senza ammirare l’elegante sala convegni ove sono esposte opere afferenti le principali tradizioni fasanesi, tra cui una preziosa stele in pietra sulla quale il maestro scalpellino Aldino Valentini ha inciso il XXXIII canto del Paradiso con la straordinaria preghiera alla Vergine di San Bernardo, quale omaggio al Sommo Poeta, nel VII centenario della sua morte; e il settecentesco Bambinello di Praga, per gentile concessione della Confraternita di San Francesco di Paola e de La Salette.
L’Università propone una variegata scelta di offerte ai bambini, ai giovani e a chi è avanti negli anni, perché tutti possano trascorrere qualche ora in un’atmosfera gioiosa. Mai, come in questo periodo particolare per tutti noi, pieno di incertezza, di scoramento e di abbrutimento dei valori veri, attendiamo che il Bambinello, dalla sua mangiatoia ci elargisca una iniezione di speranza. Il mondo ha bisogno di ritrovare l’umiltà e la semplicità del Divino Bambino. Dobbiamo nutrirci di qualcosa che ci faccia risvegliare dal torpore in cui il coronavirus ci ha sprofondati. Abbiamo necessità di stupirci ancora dinanzi al presepe, di immergerci in un’atmosfera che ci trasporti in un mondo innocente, puro, sereno e gioioso. Visitare la Mostra e ammirare l’arte di ogni opera servirà a farci ritrovare la Pace in noi stessi e ad auspicarla per quei Paesi in cui c’è la guerra. La Mostra sarà aperta dal 18 dicembre 2021 all’8 gennaio 2022, tutti i giorni, anche festivi, dalle ore 18,00 alle 20.30. L’ingresso contingentato è gratuito. Saranno osservate le vigenti regole anticovid.