
L’ex presidente della Camera ha presentato il suo saggio “La sinistra che non c’è” in dialogo con la giornalista Tiziana Ferrario
FASANO – Politica e attualità al centro del nuovo appuntamento di “LibriAmo… tra gli ulivi!”, la rassegna letteraria organizzata dal Mondadori Point di Laura De Mola.
Ospiti dell’evento che si è tenuto ieri (15 luglio) presso Masseria San Giovanni, sono stati Fausto Bertinotti e Tiziana Ferrario.
L’ex presidente della camera ha presentato il suo ultimo saggio dal titolo “La sinistra che non c’è” (Rai Libri). Un titolo, come ha affermato lo stesso autore, che non è una provocazione ma una constatazione.
In apertura i saluti e i ringraziamenti della padrona di casa Laura De Mola che ha poi lasciato spazio agli ospiti, protagonisti di una vivace e brillante conversazione.
Attraverso una sorta di gioco con nomi e parole chiave, l’ex politico e sindacalista ha affrontato temi attualissimi.
Come la guerra, sottolineando come solo il pontefice abbia apertamente dichiarato che «viviamo dentro al terzo conflitto globale a pezzi» tra l’indifferenza e il silenzio dei politici.
Per Bertinotti Trump è il trend del momento, la pericolosa direzione in cui il mondo sta virando, definita da Steve Bannon tecnofeudalesimo.
Putin è assieme a Trump, uno dei tre/quattro capibanda oligarchi, imperialisti e avversari della pace.
Riarmo è stata infatti l’altra parola chiave della serata. A tale proposito l’Europa mostra tutta la sua debolezza, non avendo alcun peso decisionale.
Quindi si è passati alla parola lavoro.
«Tradendo l’articolo 3 della nostra Costituzione, sta prendendo piede anche da noi il lavoro povero, sottopagato, che rappresenta la sconfitta del movimento operaio».
Sollecitato da Laura De Mola su quale consiglio darebbe all’opposizione ma anche agli attuali governanti, l’ex sindacalista non ha avuto dubbi: «provvedere all’aumento generalizzato dei salari».
Non poteva mancare il termine politica.
«Esiste una palese crisi della sinistra, della democrazia e della politica – ha confessato Bertinotti –. Non c’è più una divisione netta tra destra e sinistra, ma una divisione tra mondo di sopra e mondo di sotto».
Nel mondo di sopra, definito dello spettacolo, pullulano i governanti, i politici e gli imprenditori. È necessario che chi si trova in quello di sotto, la gran parte della popolazione, sfondi quel soffitto.
«Bombardandolo culturalmente, come suggerì Mao – sollecita Bertinotti –. La politica ha bisogno di ricominciare dalla vita quotidiana dei popoli».
Il prossimo appuntamento con “LibriAmo…tra gli ulivi!” è per il prossimo 28 luglio con Chiara Francini e Savino Zaba.











