I prossimi appuntamenti in programma
FASANO – Sono tre gli appuntamenti che il Festival “Tempeste – immagini, suoni, racconti dal Mediterraneo” presenta nei prossimi giorni: “La pace, l’integrazione e l’accoglienza fra i popoli del Mediterraneo: l’impegno della comunità cristiana” è il titolo del sesto appuntamento del festival “Tempeste” in programma venerdì 25 ottobre alle ore 19.30 presso la chiesa Matrice di Fasano.
L’appuntamento è promosso dalla Zona Pastorale di Fasano e vedrà come relatore S.E. Mons. Giovanni Ricchiuti, presidente nazionale di “Pax Christi” e arcivescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti.
Una serata per fare il punto della situazione sull’impegno dei cristiani dal punto di vista privilegiato di Pax Christi, il movimento internazionale cattolico nato in Francia nel 1945 e da sempre in prima al sostegno della pace. A dialogare con mons. Ricchiuti sarà don Sandro Ramirez, priore di Fasano.
Sarà invece Luciano Canfora l’ospite del settimo appuntamento del festival “Tempeste” in programma domenica 27 ottobre alle ore 18.30 presso l’Auditorium della scuola IISS “L. Da Vinci” di Fasano.
“Parole di quiete e tempesta” è il tema sul quale il filosofo barese si soffermerà in una riflessione che va dalla filosofia classica fino all’interpretazione della storia attuale. Canfora, “profondo conoscitore della cultura classica”, si confronterà con alcuni ragazzi dell’IISS “L. Da Vinci” di Fasano soffermandosi sull’importanza e sul valore delle parole.
Appuntamento poi a teatro con il festival “Tempeste” martedì 29 ottobre alle ore 20.30 con ingresso libero. Sul palco del Teatro Kennedy di Fasano si terrà lo spettacolo di danza contemporanea a cura dell’associazione “Equilibrio Dinamico Dance Company” dal titolo “Confini disumani”.
Confini Disumani ispirato al testo ‘Solo Andata’ di E. De Luca è una preghiera fisica, una denuncia, un quadro nudo e svilito della nostra società odierna dove nazione e patria si sgretolano a causa della mancata umanità che il mondo subisce. L’onestà dei corpi e il potente coinvolgimento drammaturgico fanno di ‘Confini Disumani’ un lavoro intenso e toccante che porta lo spettatore a riflettere e a tratti a sentirsi colpevole del mancato valore etico e morale dell’essere umano.