Iniziativa della Società Operaia di Mutuo Soccorso
MONTALBANO – Si è tenuta sabato scorso a Montalbano la consueta cerimonia di consegna della Borsa di studio in memoria di “Tonino Marinelli” e dei soci fondatori defunti e del Premio “dottor Vittorio Carparelli”. Una iniziativa organizzata dalla Società operaia e artigiana di mutuo soccorso della frazione, presieduta da Cosimo Semerano, che anche quest’anno, con la borsa di studio giunta alla 30.ma edizione, ha consegnato una serie di riconoscimenti ai soci e ai figli di soci che si sono distinti negli studi e che hanno conseguito con profitto la licenza elementare, media, la maturità, la laurea. Il premio “dottor Vittorio Carparelli”, giunto alla 20.ma edizione, viene invece assegnato a chi si è distinto in campo sociale, culturale e del lavoro, conseguendo risultati che danno lustro alla comunità di Montalbano.
La manifestazione dell’altra sera, condotta da Vincenzo Zizzi, ha visto gli interventi del presidente del sodalizio di mutuo soccorso, Cosimo Semerano, del parroco della frazione, don Gianluca Dibello, di Rossano Marinelli, in rappresentanza delle famiglie dei soci defunti, e di Angela Carparelli per la famiglia Carparelli (in rappresentanza della quale erano anche presenti Roberto ed Agostino Carparelli).
Questi gli studenti premiati a cui è stata assegnata la borsa di studio: per la licenza elementare Giuseppe Pio Leone, Giada Marraffa, Elena Stefania Laera, Ilaria Semeraro; per la licenza media (scuola secondaria di primo grado) Vincenzo Semeraro; per la maturità Alessio Sisto (maturità tecnica nautica); per la laurea Giuseppe Sabatelli (laurea triennale in lettere), Rosamaria Zaccaria (laurea in economia e commercio), Caterina Laghezza (laurea in sociologia e servizi sociali), Giovanni Vinci (laurea in lettere moderne), Roberto Semeraro (laurea in medicina e chirurgia) ed Elena Amati (laurea in lingue e culture per il turismo e il commercio).
Presenti alla cerimonia anche l’assessore alla pubblica istruzione Cinzia Caroli e la responsabile del plesso scolastico “Giustino Fortunato” di Montalbano, Arianna Cardone.
Il 20.mo premio “dottor Vittorio Carparelli”, invece, è intitolato alla memoria del medico condotto che ha svolto, amorevolmente, con impegno e per quasi 50 anni la sua professione nella frazione.
Da molti anni ormai, il premio “dottor Vittorio Carparelli” è assegnato ai “Figli di Montalbano” che si sono distinti in tutti i campi della vita sociale, culturale e lavorativa e che con il loro operato hanno dato lustro alla comunità di Montalbano.
Il dottor Carparelli, per tutti “don Vittorio”, giunse a Montalbano da giovane medico nel 1947, quando nella frazione venne istituita la prima ed unica condotta medica. Da quel momento don Vittorio entrò nel cuore dei montalbanesi. Da tutti viene ricordato come il medico del sorriso, ed è stato per Montalbano una vera e propria istituzione. Sempre pronto e disponibile, notte e giorno, a prestare soccorso e cure mediche ai residenti della frazione e agli abitanti delle campagne.
Quest’anno il premio è stato assegnato alla Associazione teatrale amatoriale in vernacolo e non “Gli Amici di Giùàannèedd”, un sodalizio nato nel dicembre del 2010 che promuove e diffonde la cultura e l’arte del teatro in vernacolo e non.
L’associazione, presieduta da Mina Schiavone, ha portato in scena fino ad oggi 9 commedie inedite in vernacolo che sono il frutto della fantasia e dell’amore per la propria terra, per le tradizioni, per l’agricoltura. La Associazione è fortemente impegnata sul territorio pugliese da oltre 9 anni nella valorizzazione del territorio, in particolare della agricoltura, degli usi, dei costumi, delle tradizioni agricole passate, della cultura agricola; nella promozione di prodotti agricoli locali tipici che vengono sempre citati ed utilizzati nelle varie opere teatrali; nella valorizzazione della biodiversità.
In ogni opera teatrale inedita ideata e realizzata dalla associazione non mancano, inoltre, figure legate la mondo contadino e cenni di storie contadine avvenute negli anni ’40, ’50 e ’60 del secolo scorso. La maggior parte delle opere sono ambientate in masserie, ed hanno quasi sempre come attore principale “u massàre” ovvero il custode della masseria.
La Associazione “Gli Amici di Giùàannèedd” dal 2016 ha istituito anche una sezione teatrale riservata ai più piccoli, proprio con l’obiettivo di tramandare il vernacolo ma anche le tradizioni, gli usi, i costumi della cultura contadina locale ai più piccoli, alle donne e agli uomini di domani.
Importante, infatti, è il lavoro che viene svolto nella attività di approccio alla recitazione, nella quale sono coinvolti in media una ventina di bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 15 anni, che grazie alla associazione conoscono da vicino la storia contadina oltre che gli usi, i costumi, le tradizione legate alla cultura contadina di un tempo, che altrimenti rimarrebbe nel dimenticatoio.
Ad oggi il gruppo ragazzi della associazione ha portato in scena ben 4 commedie in vernacolo.
L’Associazione “Gli amici di Giùàannèedd” è stata una delle 3 realtà pugliesi (unica associazione culturale su tre in tutta Italia) ad aver ottenuto a livello nazionale il Premio Bandiera Verde Agricoltura 2017, il riconoscimento – promosso da C.I.A. – Agricoltori Italiani – assegnato a chi, col proprio lavoro, si è distinto nella valorizzazione di eccellenze legate all’agricoltura, l’enogastronomia, l’innovazione e la sostenibilità del comparto primario.
L’impegno della associazione, poi, si sta concretizzando da anni anche nel racconto del mito più conosciuto della tradizione pugliese, ovvero la pizzica, con ben tre edizioni del progetto “Tarantafemmina” che prevede un corso base di danza popolare “pizzica” rivolto ad adulti ma anche a bambini e ragazzi, e nel recupero della tradizione del “canto all’uovo” nel periodo di Pasqua.