L’autore fasanese ha presentato ieri, con Alberto Matano, il suo libro “Mi raccomando, a mamma!”: “L’amore di mia madre ha vinto anche il cancro”
FASANO – Le premesse c’era tutte, considerando il tam tam social che ha preceduto l’evento.
Un vero e proprio bagno di folla ha abbracciato Marco Mancini alla presentazione del suo memoir “Mi raccomando, a mamma!” (Les Flaneurs Edizioni).
L’evento, primo appuntamento della rassegna “LibriAmo…tra gli ulivi” organizzata dal Mondadori Point locale, si è svolto ieri (10 luglio) presso la Masseria San Francesco.
A dialogare con l’autore fasanese, il giornalista e volto noto della televisione Alberto Matano.
Ad aprire i saluti e i ringraziamenti di Laura Demola, che si è detta particolarmente emozionata. «Tra me e Marco c’è un legame di amicizia, di lavoro e condividiamo tante altre esperienze. Sono felicissima per il suo traguardo».
A seguire è intervenuto l’editore Alessio Rega che ha annunciato la vittoria di Mancini al Premio Les Flaneurs “Ludovica Castelli”, elogiandone la scrittura. «Questo è un libro che scalda il cuore».
A Matano, dunque, il compito – condotto egregiamente con raffinata discrezione – di entrare nel merito del libro.
«Una storia che merita di essere attenzionata – ha dichiarato il giornalista –, un racconto vero e potente, che suscita sì lacrime, ma che in realtà parla di amore e di rinascita».
Il motore che lo ha spinto a scrivere è stato senza dubbio l’amore, che molti hanno definito “viscerale” per sua madre Laura, ha spiegato l’autore.
«Questo libro ha rappresentato il mio personale strumento di elaborazione di un lutto, che forse non ha mai fine. Non è un manuale di istruzione al dolore, ma propone dei consigli: uno, non isolarsi mai, perché come ha scritto la Mazzantini, “nessuno si salva da solo”; due, vivere sempre ogni singolo istante, non c’è nulla di peggio che vivere sapendo di essere morti dentro; tre, essere arrabbiati con il mondo non serve, è meglio trasformare quella rabbia in progetti, in gesti positivi».
Tanti gli spunti e i momenti che hanno emozionato i presenti.
Come la scelta del titolo, quel “Mi raccomando, a mamma!”, che è un intercalare meraviglioso, espressione di possessione e assieme di protezione totale. Una frase topica che restituisce l’immenso amore che solo una madre può donare.
O come il cancro, che un giorno bussa a casa dei Mancini, e che diventa da quel momento una battaglia. Una battaglia che riguarda tutti. Anche Laura, «una donna forte che riusciva, con una forza unica – tipica delle donne –, a rimettersi in piedi. La sua forza, a volte, mi metteva paura».
O come il passaggio del libro, a detta di Matano, più bello: il momento in cui Marco, confessandosi, “fa un regalo” a sua madre, restituendole il suo vero “io”, il suo vero figlio.
O come il momento dell’addio, «bellissimo e tragico allo stesso tempo, rassicurante, nonostante tutto. Il cancro per me e mia madre, è stata la nostra seconda possibilità».
“Mi raccomando, a mamma!” sarà disponibile da lunedì prossimo al Mondadori Point di Fasano. Marco Mancini devolverà i suoi diritti d’autore alla ricerca per la cura del cancro.
Fotoservizio di Francesco Schiavone.