Da un’idea di Veronica e Valentina Giannandrea, la due giorni di danza ha visto la presenza del danzatore Fabrizio Nigro
PEZZE DI GRECO – Buona la prima per l’evento di “Pazzi per la pizzica a Pezze”, andato in scena il 15 e il 16 marzo al MuLab di Pezze di Greco, sotto la guida delle sorelle Veronica e Valentina Giannandrea. Un evento che ha legato con un filo sottile le tradizioni ancestrali del territorio, e non a caso il Museo Laboratorio d’Arte Contadina ne ha rappresentato la perfetta cornice.
Sono stati oltre cinquanta i partecipanti per il corso intensivo della Pizzica, la danza popolare salentina che conserva ancora oggi i caratteri ritmici e sacrali di un tempo. A spiegarne ogni dettaglio, con un focus che ha spaziato dalla respirazione alla conoscenza del proprio corpo, fino alla danza ritmata dal suono dei tamburelli, è stato il ballerino Fabrizio Nigro, coadiuvato dai collaboratori Mina Vita e Alessandro Solenne.
Danzatore del Corpo di Ballo della nota Orchestra popolare de “La Notte della Taranta”, Nigro annovera diverse collaborazioni con artisti di eccezionale calibro, ma anche case di moda, registi e produttori per la realizzazione di progetti culturali, formativi e di produzioni cinematografiche. Il ballerino pugliese ha avuto l’opportunità di portare questa antica tradizione in tutto il mondo, da Mosca alla Colombia, dalla Spagna a Buenos Aires, da Dubai a New York. L’obiettivo di Fabrizio è quello di salvaguardare il valore peculiare del ricchissimo patrimonio della danza locale e di diffondere e riscoprire la tradizione popolare-coreutica dell’Alto Salento attraverso un progetto di ricerca e sperimentazione che lo ha portato a fondare nel 2016 la Scuola di Pizzica di San Vito.
Al corso intensivo è seguita, nel corso della serata del 16 marzo, una “Festa a ballo” con i fratelli Daniele e Giuseppe Giumentaro che hanno fatto divertire i presenti con tamburo, fisarmonica e le loro voci. Un evento di successo considerato l’elevato numero di prenotazioni e presenze, e che avrà certamente modo di ripetersi negli anni a venire.
«Credo che ogni angolo del mondo abbia una storia da raccontare -ci racconta Veronica -. Ho avuto il privilegio di esplorare molte culture e stili architettonici e come architetto, giro il mondo alla ricerca di ispirazione, ma c’è un luogo che mi ha rubato il cuore: Pezze di Greco, il mio amato paese di adozione.
Viaggiare mi ha insegnato ad apprezzare la modernità, ma il legame con le tradizioni è ciò che rende unico un luogo. Viviamo in un posto magico, sia per l’architettura, sia per la natura, sia per l’arte culinaria, con la sua ricca storia e le sue radici profonde, è un vero tesoro da preservare e valorizzare.
Ogni pietra racconta una storia antica, ogni vicolo dei nostri meravigliosi borghi nascondono segreti secolari. È questo legame profondo con le radici che mi fa amare ancora di più la modernità, perché so quanto sia importante preservare la nostra storia mentre guardiamo al futuro. È importante trovare un equilibrio tra innovazione e conservazione, tra il nuovo e il vecchio. Perché solo mantenendo vivo il legame con il passato, possiamo costruire un futuro migliore.
Se intendiamo “pazzia” come concetto di assenza di restrizioni e di libertà di lasciarsi trasportare dall’istinto e dall’espressione personale, liberi di pensiero, di azione e “danzare come non ti vedesse nessuno”, allora possiamo dire che “pazzi per la pizzica a Pezze” ha designato esattamente quello che desideravo trasmettere a tutti i meravigliosi partecipanti al corso e alla “serata a ballo”».
Fotoservizio di Francesco Schiavone.