Il violinista e polistrumentista salentino ha ripreso il tour da Fasano, ospite del secondo appuntamento della rassegna di Fasanomusica “La musica riparte”
FASANO – Abbiamo visto Alessandro Quarta, violinista e polistrumentista salentino, sul palco di Sanremo l’anno scorso con Il Volo e poi al fianco di Roberto Bolle nel suo show. Ora è in giro con il suo nuovo progetto dedicato ad Astor Piazzolla e ieri, dopo l’emergenza coronavirus, è tornato a esibirsi dal vivo in Piazza Ciaia nell’ambito della rassegna Fasanomusica. La CNN l’ha definito un “musical genius”, seguita dall’acclamazione a Montecitorio come “miglior eccellenza italiana nel mondo per la musica”: Alessandro Quarta sul palco è infatti energia trascinante. È stato violino da spalla nelle grandi orchestre dirette da Maazel, Chung, nonché solista con Carlos Santana e Lucio Dalla. Parliamo di un fuoriclasse che potrebbe suonare i più svariati strumenti, ma che ha scelto il violino per fare la differenza. Non ha l’aspetto del violinista che l’immaginario impone. Quarta supera i luoghi comuni e sorprende con la sua natura di rocker gentile e tecnicamente impeccabile. Libera il violino dalle etichette che lo vogliono uno strumento smielato, rivelandone così anche le sfumature più inedite.
Ospitare Alessandro Quarta, affiancato dal quartetto formato da Giuseppe Magagnino al pianoforte, Cristian Martina alla batteria, Michele Colaci al contrabbasso e Franco Chirivì alla chitarra, per la prima del suo tour è stato un momento di privilegio per la nostra città che, allo stesso modo, sta ricominciando proprio dagli eventi di qualità inseriti nel cartellone estivo “Wow! Fasano”.
La scelta di realizzare ora un progetto dedicato ad Astor Piazzolla sta nel desiderio di omaggiare, innanzitutto, uno dei più grandi compositori del ventesimo secolo. Tuttavia Piazzolla viene descritto da alcuni critici persino come un autore da balera, per questo è essenziale lavorare alla sua memoria per restituirgli la giusta riconoscenza. Quarta ne esalta la sensualità e la raffinatezza con la creazione di arrangiamenti nuovi, mostrando attenzione ai dettagli, perché capaci di rivelare aspetti importanti della caratura artistica di Piazzolla.
Con Alessandro Quarta si impara ad ascoltare, prima di giudicare. Assistere a un suo concerto è un esercizio di libertà dalle influenze, ma è anche un’occasione per tornare ad apprezzare le competenze degli artisti che, con la loro formazione, sono capaci di fare piccoli miracoli una volta in scena.
Fotoservizio di Francesco Schiavone