Appuntamento stasera alle 20.30
FASANO – Nella serata di oggi, alle ore 20.30, presso il Teatro Sociale di Fasano, torna l’Accademia de Cameristi con la XXII Stagione di Musica da camera. A esibirsi stasera un trio di archi e pianoforte: Christian Sebastianutto (violino), Izak Hudnik (violoncello) e Umberto Jacopo Laureti (pianoforte).
I tre proporranno la Sonata per violino e pianoforte in la magg. op.100 n.2 di J. Brahms, il Trio in sol magg. op. 17 di C. Wieck e il Trio in fa magg. op. 80 di R. Schumann.
La più celebre fra le coppie artistiche è stata quella fra Robert Schumann e Clara Wieck: entrambi musicisti e compositori in una continua simbiosi creativa. Robert abbandona ben presto il pianismo pubblico ma si dedica alacremente alla critica musicale militante e alla composizione. Clara intraprende una formidabile carriera pianistica internazionale ma al contempo scrive ottima musica. Nel 1853 entra fortuitamente nella vita familiare degli Schumann il ventenne Johannes Brahms, salutato dagli stessi come un messia dell’arte, destinato a grandi opere. Il sodalizio umano e affettivo ma soprattutto artistico che lega Brahms agli Schumann è intatto per il resto della loro esistenza, ancor più dopo la morte prematura di Robert nel 1856.
Il programma concertistico di martedì 22 marzo, proposto dall’Accademia dei Cameristi, è unitario e circolare: si comincia dalla Sonata per violino e pianoforte in la magg. op.100 (1886) di Johannes Brahms, seconda fra le tre composte dal maestro amburghese, impregnata di spirito liederistico e definita “amabile” dal suo grande amico, il chirurgo Theodor Billroth. Il Trio in sol magg. op.17 è certamente l’opera più importante di Clara Wieck: terminato il 12 settembre 1846 (secondo le precise annotazioni di Robert) il Trio fu ascoltato l’anno dopo e molto eseguito in pubblico mentre Clara era in vita. Il “tema di Clara” domina con insistenza l’intero brano, ampio e complesso. Il Trio in fa magg. op.80 di Robert vide la luce sull’onda dell’entusiasmo del simile lavoro completato dalla moglie. Anzi nel clima d’intenso lavoro creativo della musica da camera, in una “trio-renaissance”, proprio in quel periodo (1846-1847) Schumann aveva terminato il suo primo Trio op.63 e avviato il secondo op.80, una delle opere predilette da Clara che lo eseguì spesso, il cui tono sereno, felice è confermato dalle parole di Robert: “Esercita una seduzione più
immediata, più fascinosa”.
Un trio di giovani interpreti, molto attivi nel repertorio della musica da camera, sarà protagonista della serata: il violinista Christian Sebastianutto, il violoncellista sloveno Izak Hudnik, affiancati dal pianista Umberto Jacopo Laureti.
Si accede con green pass e mascherina ffp2. Biglietti: Biglietti: Intero € 5,00 studenti € 3,00
info: 338/7116300