
La pianista e cantante versiliese, figlia di Stefano Bollani e Petra Magoni, ha incantato il pubblico presente al Cinema Teatro Kennedy
FASANO – Combattere la malattia con il talento.
Ne è la prova vivente Frida Bollani, che ieri (6 gennaio) si è esibita nel secondo appuntamento dell’anno della Stagione Concertistica organizzata da Fasanomusica.
L’artista versiliese, ipovedente dalla nascita, è figlia d’arte e non poteva essere altrimenti: ha ereditato la classe e le mani da papà Stefano Bollani e la splendida e versatile voce da mamma Petra Magoni.
E dei genitori ha ereditato la simpatia e l’abilità di tenere la scena, creando un continuo dialogo con il pubblico.
Un concerto eterogeneo, spaziando nel panorama musicale italiano e internazionale, la Bollani, dotata di orecchio assoluto, ha regalato la sua personale visione, unica e potente.
In apertura, solo al pianoforte, due brani cult della musica pop mondiale: Life on Mars di David Bowie e Billie Jean di Michael Jackson.
A seguire una canzone, dolcissima, scritta da lei a 17 anni dal titolo appunto Seventeen.
Quindi Toxic di Britney Spears, In my room dei Beach Boys e una sorprendente versione di E la luna bussò, mixata a Isn’t she lovely di Stevie Wonder.
Sperimenta con la voce e gli strumenti – un kazoo e un harmonizer – la Bollani, e rivoluziona brani come The sun in your eyes o Take five.
Con la sua voce Bollani arriva ovunque e regala brividi che strappano applausi a scena aperta.
Emozionanti le versioni delle celeberrime Caruso e La cura, così come la sublime Teardrop dei Massive Attacks.
Come bis la giovanissima artista ha regalato ancora due gemme: Futura di Lucio Dalla, accompagnata dal coro del pubblico in sala e Don’t know why di Nora Jones.
Prossimo appuntamento: venerdì 26 gennaio con lo spettacolo Paris Lullaby.
Fotoservizio di Mario Rosato.









