
Due invece le assoluzioni
FASANO – È terminato con una condanna e due assoluzioni il processo a carico di tre fasanesi, D.A., C.S. e S.V., rispettivamente difesi dall’avvocato Vanessa Sansonetti, Michele Semeraro e Mauro Blonda, ai quali era contestato di aver commercializzato cannabis light quando la vendita di tale sostanza è divenuta illegale, successivamente alla sentenza delle Cassazione del 30 maggio 2019.
I fatti risalgono al luglio 2019, quando la Guardia di Finanza di Fasano, dopo un controllo presso la società D.W.H. Srls, azienda che si occupava della vendita on line di prodotti per l’arredamento, sequestrarono oltre 5 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana, destinata alla vendita all’ingrosso.
Scattò così la denuncia per S.V., amministratore della società, per D.A., genero e collaboratore aziendale, e per C.S., dipendente e addetta alla vendita.
Il processo, celebratosi presso il Tribunale di Brindisi, è stato definitivo dalla sentenza con cui il Giudice ha ritenuto D.A. unico responsabile della detenzione non autorizzata ai fini di vendita della sostanza stupefacente, condannandolo alla pena di 8 mesi di reclusione e mille euro di multa.
Il Tribunale ha infatti ritenuto che la sostanza, contenente THC pur in quantità minima, non potesse essere venduta senza l’autorizzazione del Ministero della Salute poiché non rientrante nell’elenco previsto dalla L. 242/2016, che il Magistrato ha ricordato essere tassativo e non aperto a deroghe.
Sono invece stati assolti sia S.V. e C.S. perché ritenuti estranei alla vicenda e quindi esenti da responsabilità.