La nota trasmissione di Rai 3 è tornata mercoledì scorso ad occuparsi del caso del finanziere scomparso ormai da 16 mesi
FASANO – Nella puntata di mercoledì scorso la trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto?” è tornata ad occuparsi del caso di Piero Conversano, il 52enne finanziere fasanese scomparso da casa nella notte del 13 febbraio 2019.
L’inviata della trasmissione, Raffaella Griggi, ha per l’occasione intervistato Catia, la moglie di Piero, e l’avvocato della famiglia Antonio La Scala, che hanno aggiunto nuovi particolari alla vicenda. La moglie Catia ha raccontato di come Piero fosse molto nervoso qualche giorno prima, tant’è che l’8 febbraio 2019 alcuni colleghi delle Fiamme Gialle lo avevano sentito agitarsi durante una chiamata al telefono. Ed a questo si aggiungono le ultime ricerche al PC di Piero che suggerivano un suo probabile allontanamento nelle zone attorno al massiccio della Majella, in Abruzzo.
«Piero leggeva molti libri mistici, parlava della natura e della vita – racconta la moglie Catia – forse nella sua vita qualcosa non andava e ha deciso di allontanarsi fra i boschi sulle montagne per ritrovare se stesso». Dubbi che la moglie non riesce a spiegarsi, spaventata anche dalle telefonate ricevute di recente. «Ero al lavoro – continua la moglie – e in serata mi ha chiamato una voce maschile, dicendo che aveva mio marito in ostaggio e che per rivederlo avrei dovuto pagare un riscatto di 10 mila euro. Mi ha detto che era denutrito, in un bosco, e che stava male».
In un’altra telefonata ancora un uomo ha minacciato di ammazzare il marito alla stazione di Altamura, dove Piero – secondo l’uomo dall’altro capo del telefono – viveva da tempo come un barbone. Ma da Altamura nessuna notizia, né tabulati telefonici. Così come non giungono notizie da Parma, dove Piero sarebbe stato avvistato secondo un’altra testimonianza telefonica.
L’analisi dei tabulati risulta tuttavia fondamentale – come ha specificato l’avvocato Antonio La Scala – per avere un minimo approfondimento della vicenda, ma gli atti non hanno ancora incluso nulla. L’avvocato ha inoltre parlato di alcuni prelievi di ingenti somme al bancomat che Piero aveva effettuato sia prima che qualche giorno dopo la scomparsa, prelievi che potevano essere stati effettuati soltanto da lui perché Catia non aveva accesso al conto. Infine La Scala ha parlato del processo che Piero Conversano dovrà affrontare nel prossimo mese di ottobre in quanto “disertore” delle Fiamme Gialle.
La moglie Catia è inoltre preoccupata per l’eventuale incolumità di Piero, in quanto quella notte si era allontanato con la pistola di servizio, probabilmente per difendersi da qualcuno. Ed a questo si aggiunge l’accorato appello di una moglie che non si dà pace ad un marito ormai scomparso da sedici lunghi mesi: «Piero prendi coraggio, torna e fallo per i tuoi figli e i tuoi genitori soprattutto».