Un ritrovamento che desta molta preoccupazione
FASANO – Sul fronte Xylella fastidiosa – il batterio che ha decimato interi uliveti nel Salento – purtroppo non arrivano buone notizie per il territorio di Fasano.
I primi risultati del monitoraggio avviato il 5 agosto scorso da Arif (l’Agenzia regionale per gli interventi irrigui e forestali) hanno portato alla individuazione di due ulivi infetti sul territorio di Fasano e precisamente in contrada Sant’Angelo proprio di fronte all’ingresso del mercato ortofrutticolo.
Un ritrovamento che desta molta preoccupazione. Il fronte, infatti, avanza di altri 7 chilometri rispetto all’altro olivo infetto ritrovato nel Fasanese a dicembre scorso in contrada Tuppina nella zona a sud di Torre Canne.
In totale sono 61 i nuovi alberi ritrovati infetti a seguito del monitoraggio avviato ad agosto, che si aggiungono agli oltre 650 individuati in provincia di Brindisi e Taranto nei passati monitoraggi e per i quali si sta procedendo alle eradicazioni in queste settimane. Di questi 61, oltre ai 2 individuati a Fasano, un altro ne è stato individuato rispettivamente sul territorio di Ostuni, Francavilla Fontana e San Michele Salentino, altre 15 piante infette sono state ritrovate in territorio di Carovigno, 20 a Ceglie Messapica, ed in provincia di Taranto 6 a San Marzano e 15 a Montemesola.
Non è escluso che a l’insetto vettore della Xylella, cioè la sputacchina, sia arrivato a Fasano attraverso i mezzi che raggiungono quotidianamente il mercato ortofrutticolo fasanese da ogni parte della Puglia.