Svolta lunedì la seconda audizione in Regione
BARI – Si è tenuta lunedì presso la sede del Consiglio Regionale a Bari la seconda audizione, a distanza di una settimana, convocata dal presidente della quarta Commissione consiliare, Donato Pentassuglia, e richiesta dal presidente del Parco delle Dune costiere, on. Enzo Lavarra, per discutere del varo, quanto più tempestivo possibile, della sperimentazione della tecnica del sovrainnesto nella Piana dei Monumentali per tentare di salvare gli ulivi secolari e monumentali dall’avanzare del batterio Xylella fastidiosa. E in particolare per conoscere lo stato dell’arte sulle linee guida commissionate alla Università di Bari e sul bando che ne deve conseguire.
“Devo dare atto al presidente Pentassuglia e alla sua commissione di svolgere il ruolo di vera e propria cabina di regia – ha dichiarato l’on. Enzo Lavarra, presidente del Parco delle Dune costiere, che ha partecipato alla audizione -. All’incontro è intervenuto il Prof. Gianluca Nardone, Direttore del Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia, che ha assicurato che il protocollo per il sovrainnesto, commissionato alla Università di Bari, è pressoché pronto e che la stessa Commissione europea consentirebbe di poterlo applicare anche in zona contenimento per beni monumentali con dichiarati scopi scientifici. Caratterizzazione che compete al Ministero di formalizzare. Anche per questo – prosegue Lavarra – urge una diretta condivisione fra Regione e Governo. Se si vuole salvare la Piana degli Ulivi monumentali, la Regione se ne deve occupare a tempo pieno. Giacché oltre le misure discusse oggi la fase operativa richiede passaggi impegnativi: classificazione delle piante su cui autorizzare il sovrainnesto e personale dedicato, indirizzi sulle modalità del risarcimento agli olivicoltori, disponibilità delle cosiddette “marze“ delle cultivar resistenti. La nostra pressione non lascerà nulla di intentato. Di questo ho parlato anche all‘on. Giuseppe L’Abbate, Sottosegretario al Mipaaf, in visita ieri al Parco delle Dune costiere”.
Sulla questione è intervenuta con una nota anche la Cia – Agricoltori Italiani di Puglia che sottolinea come “una burocrazia sempre più asfissiante che sta ulteriormente compromettendo sia la lotta alla Xylella fastidiosa”.
“Ci aspettavamo di conoscere le linee guida regionali per poter attuare la sperimentazione dei sovrainnesti nella Piana degli Ulivi monumentali e sugli ulivi secolari in funzione anti-Xylella – dichiara Giannicola D’Amico, vicepresidente regionale Cia Puglia che ha partecipato l’altro ieri alla audizione – ma neanche lunedì abbiamo ricevuto nulla di ufficiale, in quanto le stesse, come dichiarato nel corso della audizione dal Direttore del Dipartimento Agricoltura Gianluca Nardone, non sono state ancora trasmesse ufficialmente alla Regione Puglia dalla comunità scientifica che le ha elaborate. Ci auguriamo che nella audizione di lunedì prossimo, già prontamente convocata dal presidente Pentassuglia che ringraziamo per l’attenzione che sta ponendo sulla questione, dette linee guida vengano rese note. Noi, lo ribadiamo, siamo siamo favorevoli alla sperimentazione dei sovrainnesti. Però non possiamo non sottolineare quello che andiamo dicendo da anni, ovvero che la Xylella non aspetta i tempi della burocrazia, della politica e della giustizia – prosegue D’Amico -. Di questo passo si rischia di perdere un altro anno per avviare la sperimentazione dei sovrainnesti, sia per ragioni prettamente agronomiche (la pratica del sovrainnesto va eseguita prima della primavera) sia per le ragioni che gli autorevoli rappresentanti della Università di Bari, del Cnr e del Crsfa “Basile Caramia” hanno evidenziato nel corso della audizione, sia per un accavallamento di norme che non fanno altro che complicare le azioni e ritardare gli interventi. In questa vicenda sembra di rivivere lo stesso copione che si sta vivendo nel Salento per quanto riguarda i vincoli e le norme che stanno bloccando i reimpianti degli olivi con cultivar resistenti. Si accelerino, dunque, i tempi per approvare le linee guida secondo le quali operare i sovrainnesti prima della primavera. Una volta licenziate le linee guida – conclude D’Amico -, si proceda immediatamente con i bandi relativi alle risorse per i sovrainnesti. Non possiamo perdere un altro anno”.