Appuntamento odierno per l’Università che, attraverso l’arte, punta i riflettori sui femminicidi
FASANO – Oggi, sabato 25 novembre, alle ore 18.00, nella propria sala convegni, l’UTLcelebrala “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, incontrando la pittrice conterranea Valeria Wanvestraut.
“Volti di donne raccontano…” è la tematica che sarà analizzata da Apollonia Barbarito, psicologa e psicoterapeuta, e da Annarita Angelini, architetta, dopo il saluto del vicesindaco, avv. Luana Amati, e della presidente dell’UTL, Palmina Cannone. L’artista, in maniera eccezionale, è riuscita a dipingere volti di donne da cui traspare tutta la drammaticità che vivono in famiglia e nella società. Un modo inedito, tramite l’arte, per focalizzare ancora una volta l’attenzione di tutti su una tematica sempre più scottante.
I femminicidi, come quello di Giulia Cecchettin da parte di Filippo Turetta, ci obbligano a riflettere seriamente. Si tratta di violenza fisica e psicologica esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, al fine di perpetuarne la subordinazione e di annientarne l’identità. E sono sempre i più giovani a commetterli. Giovani nati e cresciuti con il web.
Le scarpe rosse, in bella mostra nella sala dell’Università, sono assurte a simbolo della giornata dal 2009, per denunciare gli abusi sulle donne e i femminicidi. Sono nate da un’idea dell’artista messicana Elina Chauvet come installazione, a simboleggiare la lotta per i diritti delle donne e contro la violenza di genere. Il colore rosso indica l’amore, la passione che si trasforma in violenza, possessione morbosa che diventa una trappola mortale. Il rosso simboleggia ancora la femminilità, troppo spesso violata. Scarpe e panchine rosse sono diventate l’emblema della lotta ai maltrattamenti. E allora cominciamo da noi, a educare i nostri bambini al rispetto, se vogliamo che crescano in un mondo diverso dal nostro, più giusto, più pacifico. L’Università, dal 20 novembre scorso, sta dedicando incontri quotidiani sui Diritti umani e contro la violenza, non solo sulle donne, e seguiterà a farlo. Parola d’ordine: “La battaglia contro la violenza comincia da me”. Agli intervenuti saranno offerte le “coccardine antiviolenza”, realizzate nei Laboratori dell’Università. La cittadinanza è invitata.