La consigliera è intervenuta in merito all’ennesimo atto vandalico occorso nella scuola dell’infanzia
FASANO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del consigliere comunale Loredana Legrottaglie in merito all’atto vandalico che si è consumato ieri ai danni della scuola d’infanzia Don Sante.
“Chi sfregia la scuola violenta la coscienza civica di tutta la collettività.
In qualità di consigliera comunale ma soprattutto come mamma sento la necessità di scrivere in merito all’atto vandalico della scorsa notte perpetrato ad opera di ignoti nel plesso scolastico dell’infanzia Don Sante.
Una notizia che mi ha fortemente colpita, non solo perché mio figlio è un alunno di quel plesso, ma per la reiterata violenza indirizzata su un luogo di accoglienza e gioco come la scuola di infanzia.
In una folle, assurda, notte balorda, è andato distrutto il lavoro di settimane, forse mesi. Lavoro duro di maestre operose che ogni giorno svolgono con amore la loro missione educativa. È dunque d’obbligo interrogarsi sulle ragioni di un simile scempio. È necessario cercare di non derubricare l’evento a semplice goliardia.
Resto fermamente convinta che sfregiare una scuola corrisponde a violentare la coscienza civica dei cittadini tutti.
Pur trattandosi di episodi che rispetto alla criminalità comune hanno un minore livello di pericolosità, non ne va sottovalutato il potere destabilizzante, specie perché non sono associabili ad alcuna logica motivazione e come tali in alcun modo prevedibili.
Proprio la gratuità del gesto, la sua totale inutilità anche per chi lo pratica, rende ancor meno accettabile la conseguenza: scuola chiusa per 3 giorni, lavoretti natalizi distrutti, bimbi ingiustamente costretti a casa.
Nell’assenza apparente di motivazioni alla base di simili episodi va colto a mio avviso l’aspetto sociale più profondo. Agli occhi e alla coscienza del vandalo, probabilmente un adolescente, quei beni non hanno alcun valore? Perché? Io spero che la notizia ripresa dagli organi di stampa locali accentui l’accezione negativa e ripugnante del gesto.
Tali atti vandalici vanno repressi con severità, ma la difficile prevenzione, connessa alla difficile individuazione dei responsabili, deve essere supportata da un alto livello di denuncia e di indignazione collettiva. Occorre riuscire a trasmettere il senso della legalità, il valore delle relazioni, il rispetto per gli spazi comuni e per tutto ciò che li abbellisce.
Un lavoro certamente non facile ma al quale non si può rinunciare e per il quale occorre ricercare il concorso di tutti: istituzioni, scuola, famiglie e mondo dell’informazione.
Non per punire ma per educare. Educare al rispetto civico e alla denuncia, affinché mai più si ripetano simili azioni.
Sento allora il dovere di esprimere la mia piena gratitudine al Sindaco Francesco Zaccaria e alla dirigente Vita Ventrella per essersi immediatamente attivati affinché si ripristinasse l’agibilità del plesso scolastico nel più breve tempo possibile.
Un pensiero affettuoso va inoltre alle maestre e alle famiglie costrette a rinunciare al fondamentale aiuto della scuola nell’assistenza dei bambini.
Andiamo avanti e non smettiamo di indignarci, parliamo coi nostri figli e proviamo a fargli capire il valore delle parole ‘cura’ e ‘rispetto’, forse inconsapevolmente avremo piantato un seme”.