Un fasanese su cinque ha invece completato il ciclo vaccinale. I dati del bollettino dell’ASL di Brindisi
FASANO – Secondo l’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 10 giugno 2021 sono state somministrate 260.207 dosi di vaccino, di cui 187.202 prime dosi e 73.005 seconde dosi. A Fasano il dato indica che 19.946 persone (55,86%) ha ricevuto la prima dose di vaccino, mentre ad aver completato il ciclo vaccinale sono 7.800 persone (21,84%).
Mediamente, sono state somministrate 1.596,3 dosi per giornata di vaccinazione
Il 62,3% (116.569) delle prime dosi somministrate è rappresentato da Pfizer, il 23,5% (44.002) da AstraZeneca, l’8,9% (16.702) da Moderna e il 5,3% (9.929) da Janssen (Johnson & Johnson).
Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 39,9% agli anziani; il 24,1% a persone al di sotto dei 60 anni; il 20,5% ai soggetti fragili; il 7,1% al personale sanitario; il 4,6% al personale scolastico; l’1,8% alle forze dell’ordine; il 2% ad altre categorie. Questa, invece, la distribuzione delle seconde dosi: per il 36,8% agli anziani; per il 28,2% ai soggetti fragili; per il 17,1% al personale sanitario; per il 10,6% al personale scolastico; per il 3,8% alle forze dell’ordine; per il 2,4% ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per l’1,1% alle altre categorie.
Fino al 10 giugno i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 186.665 e di questi 73.090 con la seconda dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 53,1% e al 20,8%.
La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 90,46%. Agli over 80 sono state somministrate 25.549 prime dosi e 23.048 seconde dosi.
Sono 53.828 le dosi erogate dai medici di medicina generale, di cui 13.716 (25,5%) in ambito domiciliare. Il 20,5% (11.028) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 27,3% (14.678) a soggetti nella fascia 70-79 anni, il 26,9% (14.486) a soggetti in quella 60-69 anni e il 25,3% (13.636) a persone sotto i 60 anni di età. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente (38.016; 70,7%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (11.222; 20,8%), dai caregiver (988; 1,8%) e da altre categorie (3.602; 6,7%).