Dalla Selva a Torre Canne, passando per un dietrofront su parte di via Forcella: in questa città la confusione regna ormai sovrana
FASANO – La riapertura al traffico veicolare del tratto di via Forcella precedente all’intersezione con via Ruggero Bonghi rappresenta l’ennesima marcia indietro dell’Amministrazione comunale in merito alla gestione della viabilità nel territorio.
Il provvedimento, presumibilmente giustificato dalle esigenze di residenti e commercianti, penalizzati dalla chiusura di una delle più importanti arterie del centro cittadino, ridimensiona l’iniziale intervento di pedonalizzazione, ora limitato al tratto di via Forcella compreso tra via Ruggero Bonghi e corso Garibaldi.
Un dietro front che va sicuramente nella direzione del buon senso ma che ancora una volta mette in luce le criticità che emergono da scelte spesso forzate e non condivise con i cittadini direttamente ed indirettamente coinvolti.
Questa situazione appare infatti come il remake di un film già visto e che ha avuto come protagonista la Selva di Fasano.
Nel mese di maggio del 2022, l’assessore alla mobilità, Donatella Martucci, annunciò l’inversione in via sperimentale dei sensi di marcia di Viale dei Castagni e del tratto carrabile di Viale Toledo, funzionale alla realizzazione di un percorso pedonale ad anello, privo di ostacoli e sicuro e che avrebbe interessato le principali arterie della frazione collinare.
A distanza di un anno, con il percorso pedonale che sembra ormai sparito dai radar, é stata compiuta un’ulteriore retromarcia, invertendo nuovamente il senso di marcia di Viale dei Castagni e dell’ultimo tratto (nel frattempo diventato carrabile sulla base delle fasce orarie) di Viale Toledo.
Ciò per evitare la paradossale situazione creatasi durante la scorsa estate, in cui i due principali ingressi della Selva (Viale Nuovo e Viale Toledo) finivano per sfociare esattamente nello stesso punto, ossia la rotatoria compresa tra Viale Nuovo e Viale Don Bartolo Boggia, all’altezza del parcheggio dell’Hotel Sierra Silvana.
Un vero e proprio “pasticcio” che non può far altro che mandare in confusione residenti e turisti della località che é stata per anni la perla del turismo fasanese e regionale.
Scendendo verso le marine, anche la frazione di Torre Canne non sembra essere esente da problematiche legate a viabilità e parcheggi. L’istituzione delle ZTL non ha infatti facilitato la vita dei residenti, sovente costretti a dover parcheggiare fuori dalle stesse a causa della presenza delle automobili di chi parcheggia senza alcun titolo. In tal senso, al malcostume di parte degli avventurieri, si aggiunge la scarsità di controlli e la carenza della segnaletica installata all’ingresso delle ZTL, spesso poco visibile o mal posizionata, con la possibilità che anche i turisti in buona fede possano incorrere in multe inaspettate.
Da tutte le situazioni descritte, emerge un quadro indubbiamente nebuloso e per il quale sarebbe necessario implementare una pianificazione maggiormente efficace e forse cominciare a porsi il serio problema che la gestione della mobilità, in questa città, sia ormai frutto di scelte troppo spesso azzardate, per nulla condivise ed in alcuni casi totalmente improvvisate.