
La nota del consigliere comunale
FASANO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del consigliere di Circoli Nuova Fasano Antonio Scianaro.
“Siamo tutti lieti di vedere che, dopo otto anni di silenzio e indifferenza, l’assessore regionale Amati si sia finalmente reso conto della grave penalizzazione che i cittadini di Fasano hanno subito a causa della mancata attuazione del protocollo firmato il 6 marzo 2017 per garantire l’assistenza sanitaria dopo la chiusura dell’ospedale di Fasano.
Questo documento prevedeva chiaramente la centralizzazione dell’emergenza – urgenza, escludendo le patologie tempo – dipendenti, presso l’ospedale San Giacomo di Monopoli, un passo fondamentale per garantire un servizio sanitario adeguato e tempestivo per la nostra comunità.
È assolutamente inaccettabile che i cittadini di Fasano abbiano dovuto sopportare un ritardo così lungo e dannoso. Ora, oltre a riconoscere la tardiva consapevolezza dell’assessore, ci aspettiamo che egli si scusi pubblicamente con i cittadini, che hanno visto le loro necessità ignorate e le loro vite messe a rischio. La fiducia che riponiamo in questa nuova fase è legata alla speranza che l’attuazione del protocollo non sia solo un altro annuncio vuoto, ma un impegno concreto per sanare le ferite di un sistema sanitario che ogni giorno mostra
troppe lacune.
È triste constatare che, nonostante il nostro costante impegno e persino un consiglio comunale monotematico tenutosi nel marzo 2023, non si sia ottenuto alcun risultato tangibile. Questo solleva interrogativi legittimi sulla vera motivazione di questo intervento da parte dell’assessore: si tratta davvero di un atto di responsabilità verso i cittadini, o piuttosto di una manovra strategica per raccogliere consensi in vista delle prossime elezioni del 2025?
In un momento in cui la salute e il benessere della nostra comunità dovrebbero essere al
primo posto, è cruciale che la politica agisca in modo trasparente e responsabile, piuttosto che come un semplice strumento di marketing elettorale. I cittadini di Fasano dopo otto lunghi anni di disagi meritano di più e vigileremo affinché questo approccio non comprometta una situazione già precaria, ma venga accompagnato da un potenziamento del Pronto Soccorso e dei Servizi correlati. Solo in questo modo si può garantire una risposta efficace e tempestiva alle esigenze della comunità, senza aggravare e compromettere la qualità del servizio con allungamento dei tempi di attesa. Il diritto alla salute non può essere
messo in secondo piano.”