Nella serata di ieri a Palazzo di città
Si è tenuto ieri sera l’incontro, alla quale ha partecipato
un nutrito gruppo di commercianti fasanesi, per la presentazione della bozza
relativa al nuovo regolamento dehors per il comune di Fasano. Presenti inoltre dirigenti
e funzionari che hanno redatto la nuova bozza: Giuseppe Carparelli, dirigente
dello Sportello Unico Attività Produttive, Ottavio Carparelli, responsabile
dell’Avvocatura Comunale, Leonardo D’Adamo, dirigente dell’Urbanistica, Anna
Guarini, ingegnere del gruppo di lavoro per la redazione del regolamento, e
Fernando Virgilio, dirigente della Polizia Locale.
Il regolamento – come specifica l’assessore alle attività produttive Luana
Amati – servirà a dare regole certe alle attività produttive in modo che
possano lavorare con serenità in vista dell’imminente stagione turistica. Lo
stesso sarà sottoposto prima all’approvazione da parte dell’ASL e della
Soprintendenza, in seguito sarà oggetto di approvazione nel consiglio comunale.
Non è dunque un programma definitivo, sebbene simile come ha specificato la
stessa Amati a quello precedente.
La parola è passata all’ingegnere D’Adamo che ha presentato le finalità del regolamento e tutti gli aspetti normativi legati agli elementi che costituiscono i dehors, alla loro localizzazione, ai vincoli a cui sono sottoposti e al periodo di permanenza.
Si è innanzitutto ribadito che cos’è un dehors e cioè una struttura precaria, costituita da elementi amovibili su un suolo pubblico che, nella durata limitata che esso presenta, deve soddisfare le esigenze delle attività commerciali.
La precisazione è stata necessaria perché spesso negli anni passati c’era confusione fra un semplice dehors e un vero e proprio permesso a costruire che portava all’aumento della superficie della propria attività, cosa che l’effettivo regolamento non prevede.
Per la localizzazione degli stessi si è deciso di dividere il territorio in tre aree urbane principali: le prime due comprendenti il centro storico e le aree speciali di particolare rilevanza storico-ambientale (As) oltre che le aree A-A1 del piano regolatore vigente, la terza riguardante tutta la restante porzione urbana.
Per le prime due aree è stata ribadita la necessità di occupare i marciapiedi solo nella condizione di garantire l’accesso ai pedoni con limitata mobilità, inoltre per le sole piazze cittadine e Via Carlo Alberto sarà possibile installare esclusivamente tavolini, sedie e ombrelloni. È consentita inoltre l’installazione di dehors nelle aree di sosta dei veicoli in misura non maggiore del 30% dell’area del parcheggio.
Fra le limitazioni vigenti il divieto di realizzare dehors presso l’area antistante il prospetto principale di edifici di particolare importanza dal punto di vista storico, architettonico, religioso e ambientale.
Un’altra limitazione riguarda l’estensione lineare frontale della struttura che non potrà essere superiore a quella posseduta dall’esercizio pubblico.
Un ulteriore divisione che verrà adottata sarà fra le località marinare, collinari e dei restanti centri urbani; a tal proposito sono stati forniti esempi per ciascuna di queste tre zone in modo da consigliare agli esercenti presenti come muoversi in vista della nuova stagione turistica.
Gli arredi di basi dovranno essere quanto più omogenei all’attività collegata al dehors e fra i vari dehors stessi in modo da creare un elemento che non deturpi il decoro cittadino. Per le località marinare in particolare è stato prescritto l’utilizzo del colore bianco per le sedie e i tavoli.
L’ingegner D’Amato ha provveduto poi a definire i vari elementi di copertura e riparo per il dehors, come ombrelloni, tende, pergolati e pergotende, oltre che ai vari elementi accessori e delimitanti, come le piante, le pedane e le stufe per esterni, e alle attrezzature connesse con l’esercizio dell’attività produttiva stessa.
Un ultimo elemento ha riguardato la distinzione fra i dehors stagionali, attivi per un periodo inferiore a 180 giorni, e quelli permanenti, attivi per un periodo non superiore all’anno solare. L’istanza di rinnovo va presentata con modalità telematica almeno trenta giorni prima della data di scadenza.
Per i dehors permanenti l’occupazione può essere rilasciata fino al termine massimo di un anno dalla data di rilascio del provvedimento, purché non siano effettuate modifiche alla struttura e permangano i requisiti e le condizioni che ne hanno determinato il rilascio. Per i dehors stagionali le strutture dovranno essere rimosse durante il periodo di mancato utilizzo.
Quest’ultimo punto ha sollevato i dubbi degli esercenti che non con pochi sacrifici negli anni hanno investito grosse somme di denaro con il rischio di non vedere un ritorno economico in un solo anno di occupazione prima del rinnovo, tuttavia è stato ribadito che questa è solo una bozza che sarà ridiscussa in consiglio comunale con le eventuali modifiche da apportare.
Altro punto discusso è stata la necessità di controlli per far sì che venga non solo rispettato il regolamento ma anche per evitare gli obbrobri ai quali residenti e turisti sono stati abituati negli scorsi anni a causa della mancanza di omogeneità fra le varie strutture.
Con la speranza che questi e altri interrogativi siano risolti entro l’inizio della prossima stagione estiva.