Stessa situazione di abbandono a Pezze di Greco e Montalbano. A Fasano manca persino il cancello al nuovo accesso. LE FOTO
FASANO – Siamo a pochi giorni dall’inizio del mese di novembre, da sempre dedicato al ricordo e alla preghiera nei confronti dei defunti. Un mese in cui tutti i cittadini, almeno una volta, si recano al camposanto per un momento di raccoglimento dinanzi alle tombe dove i loro cari riposano. Saranno dunque centinaia i visitatori che nei prossimi giorni si recheranno presso i tre cimiteri del territorio (Fasano, Pezze di Greco e Montalbano) e che, ancora una volta, rischiano di ritrovarsi i soliti problemi che da tempo vengono sottolineati e denunciati ma mai risolti.
Per capire di cosa stiamo parlando basterebbe inoltrarsi nella nuova area cimiteriale di Fasano per rendersi conto che da anni nulla è ancora cambiato e che, nonostante siano diverse le nuove tombe e cappelle già ultimate, lo stato di incuranza e degrado è sempre crescente. Viali ancora dissestati e non asfaltati e aree, destinate alla costruzione di nuove tombe e cappelle, in totale stato di abbandono. Lo scenario che quindi si presenta quotidianamente a molti visitatori che in quell’area hanno già i loro gentilizi completati e diversi parenti tumulati, é davvero insostenibile. Erbacce secche sempre più alte e sempre più frequentate da roditori e serpi e una presenza sempre più notevole di discariche di materiale di risulta proveniente da alcuni cantieri terminati o in corso d’opera. Uno scenario che ha indignato, e non poco, gli ormai numerosi cittadini che in questa nuova area si recano percorrendo i viali, talvolta pericolosi, e che da qualche tempo devono far fronte anche alla presenza di animali che sarebbe meglio non trovare.
Ma non è tutto. Il nuovo accesso esterno di quest’area è ancora privo di un qualsiasi cancello: é delimitato nella sua parte esterna da delle semplici reti di protezione facilmente removibili. In altre parole l’accesso al Cimitero di Fasano, oltre l’orario visite prestabilito, resta molto semplice, in particolar modo a favore di tutte quelle persone “senza scrupoli” che potrebbero approfittare della cosa per accedere e poter portare via oggetti preziosi dalle tombe. Un fenomeno criminoso che in passato ha interessato più volte il nostro Cimitero.
Non se la passa meglio la così detta vecchia zona, che mai come in questo momento versa anch’esso in uno stato di disordine e poca pulizia. Se ci si incammina per i suoi viali è facile notare lo stato di abbandono dei grandi e pericolosi pini, che in un recente passato hanno causato qualche danno abbattendosi causa maltempo su alcuni gentilizi, siepi incolte e fogliame un po’ ovunque sino ad arrivare nella zona dei campi di inumazione dove la visione non è proprio degna di un luogo civile e rispettoso. Un’area quasi abbandonata a se stessa, dove si può accedere solo se il terreno non è bagnato da eventuali piogge, e con alcune tombe che a dispetto delle normative vigenti sono state adornate addirittura con alberi ormai diventati arbusti o con oggetti non proprio consoni al luogo. Per non parlare inoltre delle varie fosse di inumazione suppletiva, che una volta riaperte per recuperare i resti dei defunti, che dopo la loro esumazione dai vari gentilizi vengono risposti per qualche anno nei terreni di inumazione per completare il processo di decomposizione, non vengono ripulite dei resti in legno delle varie bare favorendo così, ai vari viandanti una visione alquanto macabra e in alcuni casi anche pericolosa a livello salutare.
Basterebbe ripulire il tutto e coprire momentaneamente queste buche in attesa di riutilizzarle per nuove esigenze.
Stessa situazione per gli altri due cimiteri, Pezze di Greco e Montalbano, alle prese anche loro con una situazione molto simile a quella di Fasano e con una sempre più crescente assenza di personale. Un servizio, quello della pulizia delle aree cimiteriali e di alcuni servizi ad essi connessi, affidate qualche anno fa ad una cooperativa, i cui frutti al momento appaiono alquanto invisibili e, probabilmente, privi di controllo.
Ci chiediamo quindi: dove è finito l’occhio vigile dei dirigenti comunali e della stessa Amministrazione dinanzi a tanto degrado? Chi e come dovrebbe intervenire per cercare di riportare un minimo di decoro e pulizia nel luogo in cui molti cittadini si recano in visita ai loro cari defunti?
Domande troppo spesso sollevate dai fasanesi sempre più indignati e stufi di uno stato di cose più volte denunciato, anche attraverso i media locali, e sino ad oggi completamente ignorato.
Sette foto di immagini non belle a vedersi che denunciano una sacrosanta indignazione:la pace e il rispetto del luogo dei nostri cari defunti sono stati violati,senza alcun pudore, dalla politica di tutti che pare evidente abbia operato in sintonia disinteressandosi , trascurando e ignorando la tutela di valori insopprimibili.