Ieri pomeriggio la consegna ufficiale dell’area alle associazioni
FASANO – “Nuovi cespugli ed essenze arboree, interventi di potatura, via tutte le erbacce, ripristino della
cartellonistica e aia, sistemazione del cancello d’accesso ai trulli, riparazione porte e finestre dei trulli,
sistemazione bagno. Un’altra area di Selva tornerà a vivere: è quella dell’oasi botanica che rifiorirà in tutta la sua
bellezza grazie a al progetto di recupero proposto dalle associazioni in sinergia con l’amministrazione.” A comunicarlo è Palazzo di Città, in occasione della consegna dell’orto botanico alle associazioni del territorio della Selva avvenuta ieri (5 giugno).
Cittadini e istituzioni hanno fatto squadra per ridare dignità a una porzione di territorio che è tra i più belli di
Fasano: più di 10 mila quadrati che si trovano da 20 anni in stato di abbandono e che saranno finalmente
restituiti alla comunità.
Ieri pomeriggio, in coincidenza con la Giornata Mondiale per l’Ambiente, l’area di proprietà comunale, tra
contrada San Donato e la strada delle Giritore, è stata formalmente consegnata alle associazioni Comitato Festa
San Donato, Pro Selva, Cooperativa «Serapia», Gruppo Agesci Fasano 1 e Comitato Festa Addolorata – Marianna
La Varra che hanno sottoscritto il progetto di recupero e che si occuperanno di concretizzarlo.
Al comitato e alle associazioni sarà destinato un contributo per un anno (rinnovabile) di 8 mila euro per le spese
di recupero e manutenzione del sito che loro stesse realizzeranno con i propri volontari. Tra gli interventi in programma saranno riparati circa 400 metri di muretti a secco, si procederà all’installazione di 10 punti luce ad energia rinnovabile, sarà rifatto il percorso botanico (grazie alla competenza della cooperativa Serapia e in particolare della vice presidente Marialucrezia Colucci) e sistemati gli impianti idrico- fognario ed elettrico. L’area sarà anche arricchita di panchine e tavoli e la zona di sosta veicoli sarà sistemata con il brecciato.
Il progetto era stato approvato in giunta a gennaio ed è la concreta attuazione della mozione deliberata, all’unanimità, a maggio 2020, in Consiglio comunale.
«Un’altra porzione del territorio di Fasano tornerà a splendere e, soprattutto, ad essere vissuta dalle famiglie e dai più giovani. Un altro impegno preso dalla nostra amministrazione che trova concreta attuazione grazie alla sinergia, sempre proficua, con le associazioni fasanesi – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. È dovere di ciascuno di noi prendersi cura delle bellezze del nostro territorio, proteggerle e valorizzarle ciascuno nel rispetto e nella operatività dei propri ruoli. D’ora in poi gli interventi di manutenzione saranno costanti in modo tale da impedire che si torni al degrado in cui l’area si trova per 20 anni di incuria e disinteresse. Siamo certi che l’impegno delle associazioni, che non finiremo mai di ringraziare per la dedizione, unito alla cura che ciascun cittadino avrà quando attraverserà questo luogo, consentirà all’oasi di avere una nuova vita nel rispetto dell’ambiente e delle essenze della macchia mediterranea che la popolano».
Il sindaco, sottolineando la coincidenza della consegna dell’area alle associazioni con la Giornata Mondiale dell’Ambiente, ricorda tutti i progetti fatti in questi anni: dalla raccolta differenziata incrementata fino al 75%, alla sostituzione di 6500 lampadine con luci led, ai 240 alberi piantati nelle scorse settimane nel territorio di Fasano fino agli interventi fatti a Selva, dal recupero della Gravina di San Donato alla rimozione delle carcasse di auto rubate nella Gravina del Buco.
E a queste altre se ne aggiungeranno come specifica l’assessore all’Agicoltura e all’Ambiente Gianluca Cisternino: «Rispetto dell’ambiente, valorizzazione delle peculiarità del nostro territorio, miglioramento dell’attrattività turistica e delle potenzialità che le nostre location offrono sono i punti cardine di un progetto che unisce le forze più volenterose del nostro territorio e che è da esempio a tutti noi perché ciascun cittadino è responsabile dei luoghi in cui vive. L’area era stata attrezzata più di 20 anni fa con fondi europei erogati dalla Provincia, ma dopo la scadenza della gestione da parte di una cooperativa fasanese, è stata lasciata in uno stato di totale degrado.. Chiedo scusa a tutta la Comunità per lo stato l’abbiamo trovata, ma speriamo presto di poter organizzare qui un evento che segni la sua rinascita come quella di altre zone che ci impegniamo a far rivivere».
L’oasi potrà essere utilizzata anche per attività didattiche, di educazione ambientale rivolta a cittadini e scolaresche, ma anche dagli amanti di una modalità esperienziale, come luogo di conoscenza delle caratteristiche ecologiche ed ambientali del territorio. Sarà realizzato un sito internet dell’oasi che servirà per far conoscere le bellezze della zona e nascerà un centro documentale sulla macchia mediterranea, con una piccola biblioteca, mostre permanenti e altre iniziative culturali.
«Sarà recuperata anche l’aia – aggiunge Francesco Saracino, presidente del Comitato Festa San Donato che
coordinerà il lavoro di tutte le associazioni – e potrà essere usata anche per feste della nostra tradizione come
quella della trebbiatura o dell’uva con la pigiatura sull’aia. Da parte nostra ci sarà il massimo impegno per far
tornare a splendere questo luogo a beneficio di tutta Fasano».