La denuncia del Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.
FASANO – “Per la costruzione del nuovo ospedale Monopoli-Fasano non si conosce il nuovo termine dei lavori, dopo aver saltato quello del 24 luglio scorso.”
A dichiararlo in una nota è il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Invito la Asl – continua Amati – ad applicare subito le penali a carico di Partecipazioni Italia del gruppo Webuild, che ad oggi ammontano a quasi 3 milioni di euro.
La gran parte delle giustificazioni, addotte dall’impresa appaltatrice e avanzate al Collegio consultivo tecnico – CCT, consistono in un affastellamento di argomenti infondati in fatto, degni di un comizio amatoriale più che frutto di sapienza tecnica, lasciando supporre un tentativo di aggrapparsi sugli specchi a mezzo di pretesti.
Basti pensare che tra gli argomenti addotti per reclamare dilatazione dei tempi, maggiori oneri e addirittura risarcimento dei danni, vi è il sempre presente Covid, a causa del quale le lavorazioni – a dire dell’impresa – sarebbero andate a rilento. E invece è vero il contrario, se solo si pensi al fatto che prima del Covid le maestranze impiegate erano di gran lunga inferiori a quelle impiegate, pur sempre insufficienti, nel periodo Covid. Come si può sostenere, dunque, la difficoltà di reperire personale in periodo Covid se le maestranze sono state più numerose proprio durante il Covid? Mistero.
Ho l’impressione che l’appaltatore voglia generare confusione argomentativa, così da ottenere una pronuncia del CCT affetta da errori di valutazioni e calcolo, più o meno accordata con altra precedente in cui furono riconosciuti maggiori oneri da Covid, anche per il periodo di attività del cantiere in cui il virus non era stato diagnosticato nemmeno a Wuhan.
In questa fase, tuttavia, possiamo fare affidamento sulle difese avanzate dalla stazione appaltante, molto determinate e ricche di deduzioni nette, logiche e fondate, confidando – ovviamente – sull’equilibrio decisionale almeno del presidente del CCT e del componente indicato dalla ASL.
Spiace molto constatare come i vertici del gruppo industriale Webuild non si accorgano della modalità di gestione del cantiere da parte dei suoi manager, interessati a trasformare il cantiere del nuovo ospedale Monopoli-Fasano in un bancomat, magari per dimostrare la loro capacità di trarre utili spropositati da una commessa tra le più piccole del gruppo, rifiutandosi però d’immedesimarsi nella condizione dei tanti malati che attraverso quell’ospedale attendono una risposta di salute e così facendo calpestando forme elementari di etica del lavoro.
Il contratto prevede per ogni giorno di ritardo nel fine lavori una penale di euro 90.771,31; allo stesso importo ammontano le penali per ogni violazione contrattuale, che allo stato risultano pari a 8.”