Stimato docente della “G.Fortunato”, è ricordato anche per il suo servizio alla politica
MONTALBANO – Montalbano piange la scomparsa del prof. Pasquale Zizzi, per molti anni docente e vicepreside della locale Scuola Media “G. Fortunato”. A ricordarlo, con le seguenti parole, è il prof. Massimo Vinale.
“All’età di 82 anni, il prof. Zizzi ha salutato la vita e i sui amatissimi cari, meritando le parole del Siracide: ‘Anche i giorni d’una buona vita sono limitati, invece il buon nome resta per sempre’ (Sir 41,13). Orfano di guerra, il prof. Zizzi è cresciuto tra non poche difficoltà e sacrifici; la cui esperienza è rimasta suo bagaglio per una vita sempre in comunione.
A Scuola, come nella vita, ha sempre insegnato prima ‘l’Educazione’, quella tanto cara a Socrate, e poi la ‘Tecnica’; invitando ciascuno a chiedersi se è lecito fare tutto ciò che è possibile fare.
Sempre attento ai bisogni educativi dei suoi alunni, ha anticipato le moderne ‘competenze’ insegnando loro come si compilasse, per esempio, un bollettino piuttosto che un vaglia postale, una cambiale piuttosto che un assegno; così da metterli nella condizione di poter aiutare i genitori a non essere sopraffatti, negli in cui il diritto allo studio era appannaggio di pochi.
Per oltre 50 anni, il prof. Zizzi, è rimasto un punto di riferimento politico, educativo e culturale per tante generazioni di giovani, che oggi gli rendono un sentito grazie. Pasquale Zizzi è stato, infatti, Consigliere comunale della Città di Fasano dal 1968 al 1980, ricoprendo per due volte l’incarico di Assessore. Più volte Presidente parrocchiale di Azione Cattolica, ha ricoperto importanti incarichi, sia a livello regionale che diocesano, sempre tra le fila dell’associazione che fu di Mario Fani e Giovanni Acquaderni. Stretto collaboratore di mons. Francesco Borselli, il prof. Zizzi è stato tra i promotori del documentario celebrativo dei 100 anni della Parrocchia ‘Santa Maria di Pozzo Faceto’ di Montalbano.
Negli ultimi anni, da quando, cioè, combattenti e reduci sono venuti a mancare, Pasquale Zizzi ha tenuto accesa la fiaccola del ‘4 Novembre’; non soltanto per ricordare, ma anche e soprattutto per educare. Durante l’ultimo 4 novembre 2023, infatti, molti lo ricordano, nei pressi del monumento ai caduti, a Montalbano, chiamare all’appello i caduti del primo e del secondo conflitto mondiale; mentre i giovani studenti del locale Istituto Comprensivo deponevano un fiore, in loro memoria, ai piedi della lapide commemorativa.
Il prof. Zizzi portava lo stesso nome del padre, Pasquale, perché la guerra, com’è noto, non conosce pietà. La mamma del prof. Zizzi, Vincenza Mola, rimase vedova in giovanissima età e in attesa del suo figlio primogenito, a cui diede lo stesso nome del papà. Il marinaio Pasquale Zizzi fu, infatti, il primo montalbanese a perdere la vita durante la seconda guerra mondiale.
In navigazione da Valona a Bari, la notte del 12 novembre 1940, la sua nave fu attaccata ed egli stesso rimase vittima di colpi di arma da fuoco. La ‘Antonio Locatelli’ si inabissò, in pochi minuti, rubando la vita a tanti giovani soldati italiani; tra cui, il papà del prof. Zizzi. Il corpo esanime del marinaio Pasquale Zizzi fu ritrovato, dopo otto giorni, nelle acque di Dubrovnik. Qui fu sepolto lo stesso giorno, il 20 novembre 1940, nel cimitero militare di Leapad. Oggi le sue spoglie riposano presso il Sacrario dei caduti d’oltremare di Bari.
Caro Pasquale, ora che hai potuto finalmente abbracciare il tuo papà, molti tuoi alunni non possono non rispondere ‘presente’ al tuo appello. Continueremo, nel tuo nome e nel nome dei caduti, a tenere accesa la fiaccola del ‘nostro’ 4 novembre.”