Ieri il sindaco ha incontrato lavoratori e sindacato per esprimere il massimo sostegno dell’Amministrazione comunale.
FASANO- Il lavoro nobilita l’uomo e perderlo, da un giorno all’altro, può causare danni e traumi. È, purtroppo, quello che è accaduto agli operai dell’azienda Minermix, licenziati per la chiusura delle attività produttive di calce e derivati.
Ieri pomeriggio (23 gennaio), il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria ha voluto incontrarli insieme al consigliere comunale Loredana Legrottaglie, il segretario provinciale generale Uil Rocco Semeraro e il segretario provinciale Files Cgil Giuseppe Maggiore.
«Abbiamo fatto di tutto affinché i licenziamenti fossero posticipati. Trovarsi senza lavoro con famiglie a carico è dannoso – ha affermato Semeraro – Non perdono solo i lavoratori, è tutto il territorio che perde qualcosa»
«Gli operai hanno lavorato a regime fino a qualche mese fa. È insolito come provvedimento – ha aggiunto Maggiore – Crisi dell’indotto e aumento dei costi del carburante hanno portato a questa conclusione. Secondo noi, però, non è una decisione dovuta solo alla crisi. Non capiamo perché l’azienda, pur non avendo un bilancio in rosso, abbia deciso la chiusura di due impianti e il licenziamento di quasi 60 lavoratori. Questa decisione calpesta la loro dignità, quella di persone che hanno dato tanto all’azienda. Non accetteremo ricatti!»
Oggi, alle ore 15, in Regione la Task force a cui parteciperà il sindaco insieme a Confindustria e alle rappresentanze sindacali. «È una crisi particolare – ha continuato il primo cittadino – perché non è il frutto di crisi finanziaria. È una crisi-non crisi. Anche il rapporto umano tra lavoratori e proprietà mi lascia perplesso ed è uno degli aspetti che spero si affronti in Regione. Se l’azienda può ripartire, bisogna cercare ogni strada per far sì che questo accada».
Il sindaco Zaccaria ha, infatti, assicurato ai lavoratori la vicinanza dell’Amministrazione comunale per tutelarli in questa difficile vicenda.