Hanno chiesto all’amministrazione comunale di annullare totalmente il pagamento TARI e TOSAP per tutto il 2020
FASANO – In questi giorni difficili, c’è una categoria di lavoratori che, tra gli altri, sostiene un peso davvero eccessivo: i lavoratori autonomi (le cosiddette Partite Iva).
È sulla linea di questo disagio, nato dalle preoccupazioni scaturite in seguito alle restrizioni imposte per il diffondersi della pandemia, che nasce il gruppo VRPI (Vera Rivolta Partita Iva), il quale ha presentato, in collaborazione con il Movimento fasanese D508, delle richieste all’amministrazione comunale a difesa delle partite iva presenti sul territorio fasanese. Un nome certamente provocatorio ma che racchiude i timori di vedere anni di sacrifici buttati al vento.
“Per contrastare e contenere il contagio da Covid-19 – dichiarano – molte attività hanno scelto di chiudere già poco prima che venisse emanato il DPCM del 10 marzo 2020, seppur con sacrificio e difficoltà. Padri, madri, mariti, mogli, figli, figlie e non solo proprietari di bar, ristoranti, hotel, parrucchieri, dipendenti, venditori ambulanti.
Il gruppo VRPI, nato a Fasano a Gennaio 2020 e presente a livello nazionale con referenti in tutte le regioni, ha richiesto al comune di annullare la TOSAP e TARI per l’anno 2020; a livello nazionale, invece, le richieste sono di annullamento di tutte le tasse e contributi per un anno con lo stanziamento di somme a fondo perduto ad accesso facilitato, la sospensione di mutui e finanziamenti per un anno con annullamento di eventuali moratorie e la riduzione delle tariffe dei servizi di erogazione; il tutto sarebbe fondamentale per un possibile rilancio delle attività, affinché non ci siano licenziamenti e chiusure. Il movimento è apartitico e non è stato costruito per polemizzare o per trovare un colpevole a tutti i costi, quanto piuttosto per trovare soluzioni fattibili che permettano ai possessori di partite iva di non soccombere in questo momento di stallo.
Lo scopo del gruppo VRPI, con il movimento D508, non è quello di approfittare di questa situazione ma è quello di sopravvivere e di tornare il prima possibile a contare sulle proprie forze; il movimento ha, a questo fine, stilato e pensato ad altre richieste che, al momento, sono in fieri.
Dietro al numero di partita Iva ci sono persone che, ora come ora, fanno fatica a mantenere le proprie famiglie e che si districano tra la paura per la nostra situazione sanitaria e quella per l’incertezza di ciò che sarà”.