La nota del consigliere di Circoli Nuova Fasano che commenta la situazione di degrado in cui versa Torre Canne
FASANO – Il consigliere comunale dei Circoli Nuova Fasano Antonio Scianaro scrive al sindaco Francesco Zaccaria, all’assessore al turismo Pier Francesco Palmariggi, e all’assessore alla viabilità Donatella Martucci per denunciare lo stato di degrado in cui versa il territorio di Fasano.
«In una intervista rilasciata dall’autorevole assessore al turismo su Gazzetta del Mezzogiorno il 2 giugno u.s. leggiamo: “Il turismo è la prima industria del nostro territorio e ciò si traduce in prestigio e prospettive per Fasano. Su questo presupposto amministratori pubblici devono lavorare per garantire servizi pubblici efficienti […] e valorizzare e salvaguardare un patrimonio ambientale paesaggistico straordinario”. Basta con le interviste spot – commenta Scianaro -, con i comunicati stampa e le consulte! Quello che leggiamo cozza con ciò che viene offerto quotidianamente ai turisti, ai residenti ed ai tanti esercenti, muovendosi in lungo ed in largo nel territorio di Fasano.
È il fallimento dell’Amministrazione Zaccaria & Company. Disagi per la presenza di posidonia accatastata sull’arenile di Torre Canne e Savelletri che sprigiona con le alte temperature di questi giorni continui odori nauseabondi.
Rotonde ed arterie stradali ad altissima densità di traffico colme di erbacce che limitano e mettono a rischio l’incolumità dei pedoni (vedi Viale Stazione, marciapiedi di Via Appia a Torre Canne ecc.).
Auto in sosta lungo la litoranea nonostante la presenza di aree di sosta pubbliche, assenza di parcheggi.
Non è più tollerabile in piena stagione estiva, in una città turistica agli onori di tutte le testate nazionali per l’altissimo numero di presenze, vivere in questo stato di incuria che modifica negativamente l’immagine del nostro territorio.
Un milione e 800 mila euro di tassa di soggiorno è una cifra considerevole, che se ben spesa può sicuramente cambiare il volto della città, ed in questi sei anni poco e nulla è stato fatto.
Ora più che mai visto che le parole stanno a zero – conclude Scianaro -, sono i fatti quelli che contano. Esorto gli amministratori a fare presto, bisogna competere per assicurare continuità e non vanificare il lavoro e i sacrifici fatti dagli imprenditori e da tutti coloro che hanno contribuito a tenere alto il nome di Fasano».