La nota diffusa dal gruppo
FASANO – «Saranno pure brave persone, i componenti della maggioranza che governa Fasano, ma una volta di più si sono rivelate del tutto inadatte ad amministrare la città – scrive il Movimento “in Comune” – l’ultima conferma di tale inadeguatezza arriva da una lettera di pochi giorni fa, inviata al sindaco Francesco Zaccaria dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Brindisi, in cui si sottolinea come il bando concernente la rigenerazione urbana dell’ex mercato coperto (nei pressi del cimitero) sia stato redatto e organizzato davvero male e contenga diverse lacune. Noi del movimento “in Comune” siamo in grado di fornire, punto per punto, tutte le “pecche” rilevate dall’Ordine degli Architetti, che di seguito si elencano:
- il costo e le opere da progettare non sono chiaramente individuate. L’oggetto di concorso non corrisponde all’individuazione dell’unica categoria individuata, ovvero ‘Edilizia e infrastrutture – Arredo urbano – E.19’; inoltre, il riferimento del bando all’elaborato dal titolo “calcolo del costo stimato per la realizzazione dell’opera” non trova riscontro tra la documentazione messa a disposizione, ad eccezione del costo al mq del percorso carrabile e pedonale;
- l’eventuale incarico professionale successivo all’aggiudicazione non può essere commisurato alle sole opere di urbanizzazione dell’opera;
- la documentazione messa a disposizione dei partecipanti non è sufficiente per la redazione del progetto, giacché non vi è una carta tecnica georeferenziata e mappa catastale, né un file dwg o dxf descrittivo dello stato dei luoghi, ma esclusivamente file in formato pdf, e tantomeno sono presenti piante, sezioni e prospetti dell’ex mercato coperto in formato editabile dwg o dxf, che si intuisce sia l’oggetto del concorso;
- al fine di una comparazione chiara e trasparente, è opportuno che il numero e la forma degli elaborati da presentare a concorso siano gli stessi per tutti i partecipanti;
- poiché l’opera da realizzare non è inserita nel Piano triennale delle Opere Pubbliche, non sono chiari gli impegni che l’amministrazione comunale assume riguardo al concorso proposto.
Di conseguenza, l’Ordine chiede sia di mettere a disposizione dei partecipanti tutta la documentazione utile alla elaborazione della proposta progettuale, sia di prorogare i tempi di consegna delle proposte a concorso a decorrere dal giorno in cui effettivamente si integra detta documentazione completata dai chiarimenti richiesti. Insomma: un pasticcio enorme, e una magra figura, quella fatta dall’amministrazione del sindaco Zaccaria, all’insegna, ancora una volta, del pressappochismo e dell’inadeguatezza, tanto più se si consideri che nemmeno gli architetti, e cioè degli addetti ai lavori, riescono a comprendere costo e opere da progettare, o riferimenti all’oggetto del concorso! E che dire del mancato inserimento dell’opera da realizzare nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche? Una “dimenticanza” che già di per sé inficia tutto il procedimento. Dunque, di nuovo fumo, di nuovo incapacità. Chiederemo, pertanto, tramite il nostro rappresentante in consiglio comunale, prof. Vito Bianchi, che il bando venga ritirato e impostato diversamente, secondo logiche di fattibilità e di accuratezza. Seppure temiamo che, anche stavolta, a prevalere saranno quell’impasto di arroganza e ignoranza su cui è stato impostato, da quasi tre anni, un enorme muro di gomma amministrativo».