A cura del prof. Pasquale Zizzi
MONTALBANO – Il 18 gennaio 1963, ovvero esattamente 60 anni fa, il compianto parroco emerito di Montalbano, mons. Francesco Borselli, prendeva possesso della parrocchia della frazione più a sud di Fasano. Di seguito vi proponiamo il ricordo del prof. Pasquale Zizzi.
Sono trascorsi 60 anni dal giorno in cui, in un freddo pomeriggio di venerdì, il giovane Sacerdote Don Francesco Borselli (37 anni) prendeva canonico possesso della Nostra Parrocchia “S. Maria di Pozzo Faceto” in Montalbano di Fasano.
Nativo di Cisternino e, all’epoca Vice-Parroco in Polignano a Mare fu nominato Parroco di Montalbano dal Vescovo di Monopoli Mons. Carlo Ferrari il 15 novembre 1962.
Il 18 gennaio 1963 era stata previsto l’ingresso ufficiale e l’insediamento del nuovo Parroco .
Tale rito si svolse alle 16 del 18 gennaio 1963 in un Chiesa priva di fedeli, perché inconsapevoli di quello che stava accadendo, e alla sola presenza del Vicario Diocesano Don Pasquale Guarini, del Cancelliere della Curia Don Vito Sibilio, dei due testimoni Don Martino Scarafile e Don Giuseppe Vinci e del Sagrestano della Parrocchia Pinto Leonardo Michele.
Ovviamente questa circostanza fu traumatica per il giovane Parroco che non mancò di ricordarla nel tempo e col trascorrere degli anni ma, al tempo stesso, non si perse d’animo e, nelle messe della domenica successiva, fu egli stesso a presentarsi ai fedeli.
Poco per volta, con discrezione pazienza e determinazione cercò di entrare in tutte le famiglie ottenendo amicizia, confidenza e stima.
Fra poco la nostra Parrocchia compirà i suoi 100 anni dalla sua istituzione; di questi 100 anni Don Francesco ne ha gestiti 45 come Parroco e 10 come Parroco emerito rimanendo nella ormai ”sua” Montalbano e continuando ad offrire il suo ministero sacerdotale sull’altare e verso le famiglie bisognose di conforto nelle tristi vicende della vita.
Quando, il 4 ottobre 2008, lasciò il suo incarico di Parroco ci tenne a sottolineare che sarebbe rimasto a Montalbano per avere la opportunità di ringraziare tutte le famiglie e i singoli cittadini per la cura, l’affetto e il rispetto che avevano avuto nei confronti della sua persona e del suo ministero.
Sono ormai passati 5 anni da quando, nella notte del 10 settembre 2018, si è addormentato nella pace eterna del Suo Signore portato tra le braccia della Vergine Maria di cui era tanto devoto.
Il passare del tempo non significa però non ricordare tutto quello che egli ci ha lasciato: una nuova e più grande Chiesa; una vocazione sacerdotale nella persona di Don Donato Liuzzi; un approccio fraterno e amichevole con tanti cittadini con i quali amava spesso scherzare, viaggiare, ricevere e dare consigli, fino a diventare uno di noi “uno come noi” nella gioia e nel dolore; una particolare attenzione verso le persone anziane o malate tanto da arrivare presso di loro ogni primo venerdì di mese per portare l’eucarestia e il conforto.
Sono piccoli e significativi ricordi, ma la cosa più importante è quella di non lasciare nell’oblio il passato di chi ha operato nel nostro piccolo paese dedicando le sue energie e il suo tempo, con entusiasmo, nell’intento di lasciare un futuro credibile e migliore alle nuove generazioni.
Il passato, nel bene e nel male, non è fine a sé stesso; il passato di ognuno e di tutti è la base per vivere il presente e costruire il futuro.
Don Francesco! Montalbano non ti ha dimenticato e non ti vuole dimenticare perché sei stato una pietra miliare nel tessuto sociale del nostro piccolo, ma tanto amato, paese.
Pasquale Zizzi