In una piazza Ciaia gremita di amici e colleghi della Nettis, i messaggi scambiati tra l’imprenditore ed il politico: “La violenza sulle donne è anche verbale”
FASANO – Si è svolta ieri sera, in piazza Ciaia a Fasano, la fiaccolata in memoria della giornalista Patrizia Nettis, ex responsabile della comunicazione istituzionale del Comune di Fasano che lo scorso 29 giugno 2023 è stata ritrovata priva di vita presso la sua abitazione nel centro storico.
Una vicenda “ancora tutta da chiarire” secondo la famiglia della giornalista che, a seguito del deposito di un esposto presso la Procura di Brindisi, ha ottenuto l’apertura di un fascicolo di indagini volte a far luce sulla morte della donna. Indagini che vedono oggi indagato un imprenditore fasanese con l’accusa di istigazione al suicidio e stalking.
La famiglia non ha mai creduto alla tesi del suicidio, tanto che ormai da mesi combatte per “ottenere verità e giustizia” come è stato più volte ribadito proprio ieri sera, durante la manifestazione tenutasi ai piedi di Palazzo di Città.
In piazza erano presenti, oltre a diverse testate giornalistiche locali, regionali e nazionali, molti cittadini giunti da Gioia del Colle (dove la donna era nata e vissuta), oltre che Alberobello e Putignano (dove Patrizia aveva lavorato in qualità di giornalista). Presente anche il sindaco di Gioia del Colle, rappresentanti di associazioni di Putignano, così come l’ex sindaco di Alberobello. Non risultano essere stati presenti invece rappresentanti dell’Amministrazione comunale e della Giunta di Fasano, che al momento non avrebbero fornito alcuna spiegazione in merito alla loro assenza, eccetto un gruppo di consiglieri comunali di opposizione che avevano già annunciato la loro presenza. Presenti infine le delegazioni dei centri Antiviolenza “Insieme si può” di Fasano e “Lia” di Gioia del Colle, oltre a tanti amici e colleghi della giornalista.
Molto forte l’intervento dell’avvocato Antonio La Scala che ha ribadito la necessità di evitare “processi farlocchi e troppe chiacchiere” su una vicenda che invece meriterebbe “verità, chiarezza e soprattutto giustizia”. “Le parole d’odio in quelle chat (i messaggi scambiati tra i due uomini che sarebbero stati coinvolti in una relazione sentimentale con Patrizia, ndr) hanno ucciso due volte Patrizia – ha sottolineato uno degli amici intervenuti – spegnendo il suo sorriso per sempre”.
Non sono mancati gli elogi dei colleghi della Gazzetta del Mezzogiorno e del sindaco di Gioia del Colle, che hanno ricordato la giornalista come “una donna simile ad un vulcano, piena di idee ed iniziative” e sul come “non servono a niente la propaganda sul femminicidio e contro la violenza sulle donne se poi quando serve ci si gira dall’altra parte”.
Infatti, proprio i temi sulla violenza contro le donne, quella verbale oltre a quella fisica, sono stati i temi più affrontati durante la manifestazione. Il riferimento è ai messaggi che l’imprenditore ed il politico avrebbero scambiato tra di loro la notte in cui Patrizia si sarebbe tolta la vita nella sua abitazione. Messaggi che sono stati riportati su cartelli bianchi ed esposti pubblicamente in piazza Ciaia. “Vergognose e indefinibili sono le chat scambiate tra due indegni pretendenti – urla lo zio di Patrizia al microfono – che se pure é ancora ignota l’identità per segreto istruttorio, non lo sono davanti alle loro coscienze. A tutti coloro che sanno, restando nell’ombra del silenzio, che possano vincere ogni timore”.
Infine, dopo tanti interventi da parte degli amici di Patrizia e di quanti con lei hanno condiviso momenti di vita e professionali, sono intervenuti i genitori della Nettis, Vito e Rosanna Angelillo.
“Vogliamo solo la giustizia e la verità. Lo dobbiamo a nostra figlia, a nostro nipote (il piccolo figlio di Patrizia Nettis, ndr) e a tutte le donne che lottano contro la violenza. Ringraziamo tutti coloro che ci sono stati vicini e chiediamo agli organi preposti e alla magistratura di fare presto, di dar seguito alle nostre richieste (i genitori, da tempo, chiedono di poter disporre l’autopsia sul corpo della donna oltre ad aver chiesto, poche settimane fa, l’avocazione delle indagini) e di darci risposte chiare e precise. Ringraziamo tutti i presenti in piazza questa sera e – hanno sottolineato – anche coloro che si sono chiusi dietro quelle finestre davanti a noi (le finestre di Palazzo di Città, ndr) e per questo quindi ringraziamo anche gli assenti a questa serata”.
La fiaccolata si è conclusa con un lungo applauso e con gli abbracci da parte degli amici di Patrizia Nettis nei confronti della famiglia della giornalista scomparsa.