Istituzioni e stampa a bordo con i pescatori di Torre Canne, alla scoperta del prodotto ittico locale. Pentassuglia: “Ripartiamo dalla fatica di chi lavora”
TORR CANNE – Scorfani, sparlotti, saraghi, occhiate, sgombri, pagelli: sono i pesci che di solito finiscono nelle reti dei pescatori locali. E poi sulle nostre tavole.
Ieri mattina, sabato 26 agosto, dal porto di Torre Canne, in provincia di Brindisi, due barche hanno preso il mare, insieme all’unità navale della Guardia Costiera di Savelletri, per una battuta di pesca diversa dal solito: a bordo, con i pescatori, c’erano anche rappresentanti delle istituzioni, insieme agli operatori dell’informazione, per un racconto a più voci del nostro mare e delle sue risorse sostenibili.
Durante la navigazione, il pescatore Adriano Argento, calando le reti in mare, ha spiegato come si svolge una battuta di pesca costiera. L’obiettivo è valorizzare il pescato locale, non solo come tipicità gastronomica, ma anche come attività economica con importanti potenzialità di sviluppo costiero.
L’iniziativa rientra nel programma del Fasano Fish Festival 2023, organizzato dal GAL Valle d’Itria. I primi due appuntamenti si sono svolti a Savelletri il 29 e 30 giugno. Le due giornate finali si terranno il 31 agosto e il 1° settembre a Torre Canne.
“Si conclude con una preziosa due giorni di nuove attività destinate alla conoscenza e all’approfondimento del valore del pescato pugliese – ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia – l’esperienza del Fasano Fish Festival. Dopo gli incontri a Savelletri a fine giugno dedicati all’analisi della nuova programmazione europea del FEAMPA per il settore della pesca e dell’acquacoltura e di avvicinamento delle bambine e dei bambini alla conoscenza della filiera ittica, siamo ripartiti dal mare di Torre Canne, dal lavoro instancabile dei nostri pescatori, per sottolineare come il fare impresa con le risorse ittiche tenga insieme, nelle sue reti, il lavoro, le diverse economie agroalimentari e la valorizzazione dell’intero territorio pugliese”.
“Dobbiamo cambiare punti d’osservazione quando progettiamo il futuro – ha affermato il presidente del GAL Valle d’Itria D’Amico – il mare visto dal mare è un modo per conoscere e per scegliere quali percorsi seguire per sostenere la pesca e i nostri pescatori, utilizzando al meglio i nuovi fondi europei. Non a caso l’edizione 2023 del Fasano Fish Festival, si chiude con spettacoli, riflessioni, interventi creativi e artistici, con ospiti di rilievo come Carmela Vincenti e la Rimbamband: dare valore alla cultura del mare, rendendola inoltre accessibile non sono agli adulti, ma anche ai più piccoli”.
Il Sindaco Zaccaria ha dichiarato: “La nostra amministrazione sta mettendo in campo tutte le forze disponibili per garantire un futuro più agevole alla pesca, attività trainante delle frazioni marine di Fasano con il turismo: abbiamo ammodernato il molo di Savelletri e appena concluso il lungo iter per il rilascio, da parte della Regione Puglia, dell’autorizzazione ambientale per la realizzazione del dragaggio del porto, per complessivi 3 milioni e mezzo di euro di investimenti. Stiamo attuando la stessa procedura anche per il porto di Torre Canne. Ringrazio il GAL Valle d’Itria per l’attenzione concessa alle linee di programmazione 2021-27 del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura, per investimenti destinati alla promozione della cosiddetta ‘economia blu’”.