Sabato 18 e domenica 19 marzo sarà possibile donare generi alimentari destinati a persone bisognose e indigenti
FASANO – L’amministrazione comunale e le parrocchie di Fasano chiamano a raccolta la comunità per la colletta alimentare.
Sarà possibile donare generi alimentari sabato 18 marzo in tutti i supermercati del territorio fasanese aderenti all’iniziativa, e domenica 19 marzo in tutte le Parrocchie della Città.
I prodotti indicati sono quelli a lunga conservazione.
Pasta, riso, farina, zucchero, legumi in scatola, tonno e carne in scatola, polpa o passata di pomodoro, olio, alimenti per l’infanzia come omogeneizzati o latte in polvere. No cibi freschi, frutta, verdura o pesce.
«La Colletta alimentare è un gesto di altruismo e generosità – dice il sindaco Francesco Zaccaria -. Partecipare a questa iniziativa significa contrastare l’indifferenza e favorire la condivisione, facendo un gesto concreto a cui tutti siamo invitati. La colletta, per altro, si svolge in un weekend speciale che è quello della festa del papà. I genitori si prendono cura e donare parte di quello che si ha a chi non ha i mezzi per vivere significa, appunto, prendersi cura, occuparsi e preoccuparsi, proprio come fa un buon padre di famiglia».
Le dispense alimentari della Città di Fasano garantiscono un supporto mensile a circa 400 famiglie del territorio comunale. Più di mille persone che, grazie al contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Caritas diocesana, delle Parrocchie e del Comune di Fasano, possono far fronte alle difficoltà economiche e sociali che sono chiamati ad attraversare.
«In un momento di forte crisi economica, come quello che stiamo vivendo, le richieste di aiuto e sostegno aumentano giorno dopo giorno. È per questa ragione che abbiamo ritenuto necessario fare appello alla sensibilità di tutti i cittadini fasanesi – dichiara il consigliere comunale Donato Marino, delegato al Coordinamento dell’accoglienza e alla promozione della cultura dell’inclusione e della pace – affinché si possa far fronte all’emergenza che il Paese sta attraversando. La rete della solidarietà, costruita in questi anni fra Istituzione comunale, Parrocchie e tante associazioni di volontariato, ci ha consentito di riscoprirci “comunità solidale”: la risposta migliore alla cultura della indifferenza. Oggi, più che mai, ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte».