Ecco le tre ipotesi formulate nello studio di fattibilità per il centro storico di Fasano
FASANO – Nei giorni scorsi, l’associazione U’mbracchie ha inviato all’Amministrazione comunale uno studio di fattibilità rivolto a riscrivere una nuova viabilità pedonale e veicolare.
“L’obiettivo – racconta l’associazione in un comunicato – è realizzare una viabilità complessiva che sia funzionale alla riqualificazione in atto del centro antico e storico, proprio per rendere quest’ultima completa ed efficiente sotto il profilo più ampio della vivibilità ed attrattività turistica. La “nuova viabilità” da un lato deve esaltare e rendere funzionale la pedonalizzazione della parte antica, dall’altro consentire un efficiente flusso del traffico che non determini caoticità ed ingorghi, mentre dall’altro spinga ad una razionale uso delle auto, con l’obiettivo di diminuirne l’utilizzo a quello strettamente necessario, anche e non solo per necessità di tutela ambientale e qualità della vita.
Si sottopongono, dunque, tre possibili ipotesi di viabilità (visibili alla fine dell’articolo, ndr): una più intensa sotto il profilo della accentuazione della pedonalizzazione del centro storico, con l’obiettivo di ridefinirlo ed allargarlo, incentrata sulla completa pedonalizzazione di Piazza Ciaia e parte dei corsi; l’altra, più ridimensionata, in linea con l’attuale assetto viario principale, con l’obiettivo di perimetrare e rendere funzionale la viabilità veicolare attorno al “nuovo” centro antico così come ridisegnato dal completamento dei lavori in corso, senza prevedere la chiusura alla viabilità veicolare della Piazza Ciaia ed i due corsi principali, ma con la realizzazione di un percorso ciclabile in tali ultime due arterie.
La terza ipotesi, ricalca in parte la prima, cioè la pedonalizzazione di corso Garibaldi e la viabilità veicolare come descritta nel n.1, ma con la variante di lasciare transitabile alle auto via s. Nicola e corso V. Emanuele,con la previsione su quest’ultimo, per tutto il tratto che va dalla Piazza a via Latorre, di un percorso ciclabile.
Tali ipotesi comunque devono contestualmente connettersi con una nuova viabilità dei mezzi pubblici di trasporto ed una nuova collocazione del capolinea, secondo le linee che abbiamo individuato, anche al fine di liberare spazi da destinare a stalli per sosta auto. Tutte le ipotesi sopra descritte, devono reggersi su alcuni elementi infrastrutturali e di viabilità:
- nuova viabilità dei mezzi pubblici con nuovo capolinea e contestuale realizzazione stalli per parcheggio su Viale della Resistenza (23 post. auto circa);
- realizzazione di area a parcheggio nei pressi dell’ex tribunale (già elaborata dalla scrivente associazione nel 2012);
- attivazione stalli a pagamento;
- pedonalizzazione via Forcella e via Fogazzaro;
- inversione della direzione di marcia dell’asse viario via Dante – via Imbriani;
- ridefinizione della viabilità con modalità Ztl compresa nel quadrilatero corso Garibaldi, corso V. Emanuele, via Dante e via Forcella.
Punto nodale è la ridefinizione della viabilità in tutta la zona di via Collodi, zona nella quale, sulla superficie delle aree a verde in adiacenza all’attuale capolinea dei bus, la nostra associazione dal lontano 2012 ha presentato un progetto di massima per la realizzazione di un area a parcheggio per auto con capienza 90 posti e 60 nuove piantumazione di alberi. A ciò si deve sommare la utilizzazione di Viale Unità d’Italia, in entrambi i lati, a zona per stalli di sosta auto, collocando il nuovo capolinea su una parte di via Gravinella, strada ampia e comunque prossima al centro della città e a tutti gli snodi di viabilità necessari ai migliori e più comodi percorsi per le varie destinazioni. Le ipotesi descritte delineano anche una possibile gradazione nel tempo degli interventi, ma con alcuni punti saldi. La proposta che nell’associazione ha trovato maggiore sostegno, in termini di iniziale intervento è l’ipotesi 2, mentre in successione ha avuto riscontro l’ipotesi 3. L’ipotesi 1 risulta il progetto di approdo finale di un percorso di innovazioni.
Alla luce di quanto esposto, la scrivente associazione, auspica un confronto con l’Amministrazione comunale al fine di valutare la possibile migliore soluzione per la città. Il tema è complesso e delicato, ma proprio per questo richiede un approccio coraggioso ed innovativo, esattamente il contrario dell’immobilismo che da tempo blocca le possibilità di sviluppo, in linea con quello delle altre città.”