Il sindaco di Locorotondo ha replicato alle parole del sindaco Zaccaria di poche ore fa, invitandolo a confrontarsi con Enel
FASANO – In merito alle dichiarazioni rilasciate nelle ultime ore alla stampa da parte del Sindaco di Fasano, dott. Francesco Zaccaria, il primo cittadino di Locorotondo, dott. Antonio Bufano, ha replicato come di seguito.
“Credevo che, in merito alla cabina elettrica installata a Cocolicchio e che ha suscitato le rimostranze e l’indignazione dei residenti della contrada fasanese, la mia precisazione delle scorse ore sarebbe stata esaustiva: così non è stato, stando alla replica del collega e sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria. Lo stesso ha evidenziato che la Commissione paesaggistica del Comune di Locorotondo avrebbe dato il via libera all’installazione della cabina e che, cito testualmente, ‘evidentemente non si è posta il problema di una struttura poco compatibile con il contesto e non si è preoccupata di imporre eventuali prescrizioni in merito’.
Mi preme precisare che la Commissione (composta da tecnici esterni al Comune di Locorotondo) ha espresso – come da prassi amministrativa – il proprio parere nel rispetto del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale.
Come ho già sottolineato, inoltre, le prescrizioni per la realizzazione ci sono e sono riportate su atti ufficiali a disposizione di tutti, così come – secondo i tecnici della commissione – nulla ostava la realizzazione di quell’opera. Il primo cittadino di Fasano sa benissimo che quella cabina elettrica è stata richiesta ad Enel dallo stesso Comune di Fasano – prova ne è il fatto che esponenti istituzionali dello stesso Comune hanno per tempo perorato la causa – proprio perché la sua installazione va a totale beneficio dei residenti fasanesi.
Il sindaco di Fasano deve dunque porre le sue rimostranze a Enel, non ai sottoscritti, e mi risulta che in tal senso si sia già adoperato il consigliere regionale Fabiano Amati, che ringrazio personalmente, a interloquire direttamente con il responsabile comunicazione istituzionale della società.
Rammento ancora una volta infine – e ritengo questa la cosa fondamentale – che quando una procedura amministrativa risulta pienamente legittima (visti tutti i pareri) nessuno, e sottolineo nessuno, può interromperne la corretta conclusione del procedimento amministrativo stesso. E questo è alla base dei principi di buona e corretta amministrazione”.