L’approvazione è avvenuta durante il consiglio comunale dello scorso 16 aprile
FASANO – È stato approvato lo scorso 16 aprile, durante il consiglio comunale, e formalizzato nella giornata di ieri (20 aprile), il “Regolamento di collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani”.
Il documento certifica la sinergia tra istituzioni e comunità per la tutela del patrimonio della città, come già avvenuto negli scorsi anni con le associazioni locali. Lo scopo principale è rendere la comunità protagonista attiva della salvaguardia del territorio.
«Sono tanti i patti di collaborazione che abbiamo sottoscritto in questi anni – sottolinea il sindaco Zaccaria –. Penso per esempio ai diversi progetti avviati per la valorizzazione di numerose aree verdi del nostro territorio. Abbiamo stretto una sinergia proficua con il mondo dell’associazionismo locale che a Fasano è vivo e laborioso rendendolo protagonista della cura dei beni comuni e realizzando concretamente il concetto teorico di cittadinanza attiva. Siamo convinti che solo lavorando tutti insieme, istituzioni e cittadini, ciascuno per la propria parte, in un rapporto costante di collaborazione vicendevole, possiamo salvaguardare le bellezze del nostro territorio, difenderle e valorizzarle perché la città appartiene a ciascuno di noi e tutti dobbiamo sentirci responsabili del suo decoro e della sua tutela».
«La nostra città sta vivendo sempre più il fenomeno di cittadinanza attiva – dice l’assessore al Demanio Giuseppe Galeota –. I cittadini infatti, sia in forma singola che sotto forma associativa, sempre più spesso si propongono per prendersi cura di aree o spazi comunali, apportando con il loro contributo alla manutenzione e all’abbellimento del bene stesso, quindi si è reso necessario un regolamento che regoli le forme di gestione degli spazi pubblici. È importante precisare che questi patti di gestione saranno bilaterali, in quanto potranno essere proposti dal Comune o su istanza della cittadinanza attiva, e che la gestione condivisa garantisce la fruizione collettiva del bene e l’apertura a tutti i cittadini disponibili a collaborare agli interventi di cura e rigenerazione del bene».