Un gruppo di oltre 20 famiglie chiede interventi immediati
Riceviamo e pubblichiamo la seguente missiva indirizzata al sindaco Francesco Zaccaria e all’assessore alle Pari Opportunità, Cinzia Caroli.
“Egregio Sindaco,
siamo un gruppo di genitori di bambini affetti da disturbo dello spettro autistico e, ci rivolgiamo a Lei, ed agli organi di stampa in copia conoscenza, per poter levare ancora una volta il nostro grido di dolore, inascoltato, da parte dell’Amministrazione comunale e degli organi preposti.
Le rammentiamo che abbiamo in passato organizzato un incontro con Lei, dove le avevamo esposto alcune problematiche legate alla garanzia e tutela dei diritti dei nostri figli ma, da quel giorno, non si è saputo più nulla in merito e ci siamo sentiti letteralmente presi in giro ed abbandonati al nostro destino. A quell’incontro avevamo chiesto espressamente di essere aiutati per far fronte a determinate situazioni che ad oggi, da soli, non siamo in grado di sostenere.
Tramite una associazione no profit del Comune di Fasano, abbiamo anche inoltrato una analoga richiesta alla responsabile del CIISAAF senza avere nessuna risposta in merito. Un fatto deplorevole, che denota lo scarso interesse delle istituzioni locali nei confronti di un tema così delicato.
Le richieste indirizzate alla Vostra attenzione, erano e rimangono le seguenti:
1 – Valutazione della creazione di un fondo specifico per il rimborso di spese carburante da e per i centri specialistici (ad es. La Nostra Famiglia di Ostuni) presenti oltre il Comune di Fasano;
2 – Affiliazione ad alcuni centri sportivi e ludici, per lo svolgimento delle attività (ippoterapia, ad esempio) di apprendimento e divertimento con personale idoneo a trattare i bambini affetti da questa patologia;
3 – Apertura del centro polivalente di Scanzossa, anche ai bambini che indossano il panno in quanto al momento vengono accolti solo coloro che non lo hanno.
4 – Organizzazione di centri estivi esclusivamente dedicati ai bambini portatori di spettro autistico.
Con queste semplici richieste, tuttavia fondamentali per fare in modo che vengano rispettati e garantiti i diritti dei nostri figli, chiediamo pertanto di essere ascoltati poiché i nostri figli non debbano mai più essere considerati “di serie B” rispetto a molti loro coetanei.
Vogliamo con questa lettera sensibilizzare ancora una volta la sua Amministrazione e l’opinione pubblica – di qui la scelta di interpellare la stampa locale – affinché si continui ogni giorno a parlare di questo disturbo sempre più crescente all’interno della nostra città ma, più in generale, nella nostra società.”