
Dichiarato inammissibile il ricorso della Wind Tre
POZZO FACETO – Nessuna antenna per la telefonia mobile potrà essere installata a Pozzo Faceto. Il Tar di Lecce nella udienza di merito, con sentenza pubblicata lo scorso 12 aprile, ha dichiarato il ricorso della Wind Tre inammissibile.
Secondo punto a favore dei cittadini di Pozzo Faceto e del Comune di Fasano nella vicenda relativa alla installazione di una antenna per telefonia mobile nel centro abitato della frazione fasanese.
Lo scorso anno la Wind Tre, difesa dall’avvocato Giuseppe Sartorio, aveva presentato ricorso al Tar chiedendo l’annullamento del provvedimento del Comune di Fasano con il quale veniva diffidata dall’esecuzione delle opere di realizzazione dell’impianto ripetitore, di ogni altro atto connesso o consequenziale compresi tra gli altri: il provvedimento comunale con cui il responsabile del procedimento aveva sospeso l’esame in quanto non si evinceva che l’impianto proposto rientrasse nel piano comunale di localizzazione di cui al regolamento comunale inerente proprio le stazioni radio base per la telefonia cellulare, del quale la Wind Tre aveva anche chiesto l’annullamento, nonché per l’accertamento del silenzio assenso formatosi sulla istanza presentata il 14 ottobre 2019 per la realizzazione dell’impianto.
Contro il ricorso della Wind Tre si era costituito il Comune di Fasano, difeso dal capo dell’avvocatura comunale Ottavio Carparelli, e 10 cittadini di Pozzo Faceto difesi dall’avvocato Marcello Zizzi. Si tratta dei cittadini che avevano dato vita al “Comitato No Antenne Pozzo Faceto”.
Dopo ampia discussione in sede di udienza per la sospensiva, il Tar di Lecce aveva ritenuto dover fissare la trattazione del merito fissando l’udienza di merito, che si è svolta nei giorni scorsi.
Il Tar, dunque, a luglio scorso non aveva concesso alcuna sospensiva ma aveva deciso di entrare nel merito della questione, confermando di fatto l’efficacia della diffida del Comune per il blocco di qualsivoglia inizio di lavori per la realizzazionedell’impianto.
L’altro giorno, poi, dopo l’udienza di merito è arrivata la sentenza della Prima Sezione del Tar di Lecce (presidente Antonio Pasca, primo referendario Maria Luisa Rotondano, referendario estensore Silvio Giancaspro)
In pratica il Tar di Lecce ha dichiarato il ricorso della Wind Tre inammissibile perché il titolo tacito non si era perfezionato (non essendo decorsi 90 giorni) poiché il responsabile del procedimento dell’ufficio comunale preposto aveva opposto la sua incompetenza ai fini del riallaccio del provvedimento finale; il ricorso in altra parte, inoltre, è stato dichiarato infondato perché sempre lo stesso responsabile del procedimento aveva rilevato l’impossibilità di esprimere parere positivo circa la conformità urbanistica dell’intervento in mancanza dell’approvazione del programma stralcio per l’installazione impianti di telefonia mobile.
L’antenna telefonica a Pozzo Faceto, dunque, non s’ha da fare.