L’azienda dell’ingegner Vito Casarano continua a crescere, forte di un’esperienza maturata in circa 40 anni di attività
FASANO – Nella Zona industriale Sud di Fasano c’è chi apre le porte al futuro. Forte di una storia ed una esperienza maturata in quasi 40 anni di fiorente attività nel settore del trattamento delle acque industriali, Technoacque, storica azienda dell’imprenditore fasanese Vito Casarano, ha inaugurato ieri, venerdì 8 ottobre, un nuovo stabilimento, adiacente a quello già esistente, adibito principalmente alla progettazione e alla realizzazione di impianti per il trattamento delle acque industriali, una realizzazione che ha visto importanti investimenti in strutture funzionali allo scopo prefissato e nuove assunzioni per le figure professionali adatte.
L’inaugurazione, in cui erano presenti il sindaco Francesco Zaccaria e Sua Eccellenza mons. Giuseppe Favale, Vescovo della Diocesi Conversano-Monopoli, ha visto la presentazione panoramica sui nuovi progetti. La necessità di realizzazione della nuova ala è nata, oltre che dalla necessità di reperire nuovi spazi di lavoro, soprattutto dalla volontà della Technoacque di tendere alla progettazione di ambienti che privilegino relazione tra colleghi, tramite un ambiente stimolante e collaborativo ma nel contempo strutturato e idoneo a supportare le attività e le lavorazioni che si andranno ad effettuare.
«Intendo completare la gamma di servizi che offriamo alle industrie, è una sfida che intendiamo vincere – ha affermato l’ingegner Casarano -. Considero i miei dipendenti una famiglia, prometto e mantengo sempre quel che è nei patti. La parola d’ordine è sempre “lavorare”, abbiamo già buoni propositi e la voglia di ripartire ancor più alla grande!»
Insomma uno stabilimento ideato e concretizzato con criteri di elevata performance per dare all’azienda un’impronta di eccellenza in grado di esprimere valori di un servizio ad alto livello, quello che da sempre ne caratterizza la crescita, una crescita che ha permesso a Technoacque di affrontare a testa alta persino le difficoltà legate all’Emergenza Sanitaria.