Abbiamo fatto una chiacchierata con alcuni esercenti del centro città. Questo è quanto emerge dal confronto
FASANO – Il commercio è, assieme al turismo, la prima fonte di ricchezza del nostro territorio. Operatori di settore a Fasano ce ne sono tanti e, a quanto pare, nonostante la concorrenza a livello di mercato, sono quasi tutti concordi su alcune tematiche che riguardano la nostra città.
Gofasano ha svolto un’indagine, interrogando una decina di commercianti che operano nel centro cittadino. Ovviamente non si tratta di un campione che ha valenza statistica, ma ci consegna senza dubbio una proiezione interessante e che non deve essere trascurata o sottovalutata da parte delle istituzioni.
Secondo quanto dichiarato, in via generale gli intervistati ritengono che negli ultimi anni il lavoro – in termini di produttività – sia diminuito e, di conseguenza, anche i profitti.
«Il lavoro è diminuito per la troppa concorrenza presente sul territorio – ha affermato un commerciante di Corso Perrini – Fasano riesce a coprire il fabbisogno del quadruplo della popolazione». «Siamo costretti ad aumentare le ore di lavoro per poter avere gli stessi profitti del passato» ha aggiunto un esercente dei Portici.
Problematiche forse che non riguardano solamente il commercio fasanese ma che potrebbero essere arginate con il supporto dell’Amministrazione comunale, anche se i commercianti sembrano non apprezzare del tutto il lavoro di quest’ultima, sentendola anzi “lontana” dalle loro necessità. «L’attuale Amministrazione è partita bene nell’ascoltare le nostre esigenze. Infatti, l’assessore (alle Attività Produttive, ndr) voleva costituire la consulta delle attività produttive ma l’idea è stata poi accantonata». «Niente facevano prima e niente fanno adesso, veniamo solo penalizzati. Tante promesse ma solo sotto elezioni – sbotta uno degli intervistati – : non sono soddisfatto del loro operato nei nostri confronti. Anzi, siamo tornati indietro di qualche decennio. L’assessore alle attività produttive? Ne abbiamo uno?». Naturalmente, c’è sempre chi la pensa in maniera differente e non addossa alla gestione amministrativa le responsabilità delle carenze. «La mia realtà va avanti sicuramente grazie a me. Nel senso che, e ne sono convinta, un’attività va avanti e progredisce soprattutto grazie all’impegno e alla volontà di chi la gestisce. Non mi va di puntare il dito contro un’Amministrazione che prova a far cambiare qualcosa in questo paese».
La viabilità e la pedonalizzazione rappresentano un altro degli argomenti che abbiamo provato a toccare insieme ai commercianti, i quali hanno così risposto. «La viabilità del centro cittadino lascia a dir poco desiderare, non ci sono controlli, non c’è ordine, ognuno si sente libero di fare quello che vuole. Fasano necessita di nuovi parcheggi e una viabilità all’altezza». «Caos totale! Ognuno fa quello che gli pare, sostenuto dalla totale assenza o comunque spesso accondiscendenza delle forze dell’ordine». «Bisognerebbe abituare la gente a muoversi a piedi. Cosa che a Fasano – incalza un esercente del centro – non sembra funzionare». «Non ha senso pedonalizzare appena 10 metri – ribattono dalla centralissima Piazza Ciaia – non ha senso chiudere il traffico se non ci sono eventi. I parcheggi, inoltre, sono quasi inesistenti e quei pochi che ci sono vengono utilizzati da chi lavora al Comune e negli esercizi commerciali, non lasciando posteggi per eventuali clienti».
Nel corso della chiacchierata, gli stessi commercianti hanno voluto esprimere dei suggerimenti per migliorare la situazione in generale.
«Bisogna creare una sinergia tra amministrazione e commercianti, capire dove intervenire per far decollare il territorio». «Credo che occorra un cambiamento culturale che induca a preferire una camminata all’auto e, se fosse possibile, sarebbe utile aumentare i servizi di trasporto locale: creare qualcosa in più per il paese e non mettere i bastoni fra le ruote ai commercianti quando vogliono organizzare iniziative ed eventi». «Io sono per le regole civili da rispettare e, vista la situazione del nostro paese, sarei per la presenza costante e assidua del corpo dei vigili urbani con interventi seri e rigidi, per la pedonalizzazione di parte dei due corsi principali e la rivalutazione di Piazza Mercato Vecchio. Dovremmo pian piano educare il fasanese ad andare a piedi ed usare meno l’auto, trovare la soluzione per garantire al cittadino e al turista la possibilità di camminare a piedi, di usufruire di uno spazio verde (vedi villa), di visitare qualcosa nel centro storico (come la Chiesa matrice, spesso chiusa, il Museo della Casa alla Fasanese, etc.)».
Fatti o solo parole? La risposta è sotto gli occhi di ogni singolo cittadino, libero di essere d’accordo o meno con quanto sopra dichiarato.