Secondo appuntamento della rassegna letteraria organizzata dal Mondadori Point in presenza del semiologo pugliese e dello storico doppiatore Luca Ward
FASANO – Ancora un tutto esaurito per “LibriAmo… tra le masserie!”, la rassegna promossa dal Mondadori Point di Fasano, in concerto con la nostra testata e l’imprenditrice Laura De Mola, che si è svolto ieri (25 novembre) a Masseria Torre Coccaro.
Il secondo appuntamento della rassegna arrivata all’edizione numero tre ha visto ospiti il direttore del Museo Castromediano di Lecce e coordinatore dei Poli bibilio-museali della Regione Puglia, Luigi de Luca, e il doppiatore romano Luca Ward, presidente della Fondazione del Teatro Verdi di Brindisi e già ospite della rassegna estiva a luglio.
Tema centrale del libro di De Luca “La Cultura non basta”, Edizioni dell’Asino,è quello della grande trasformazione culturale che l’umanità ha attraversato negli ultimi decenni, con l’avanzata del capitalismo, della tecnologia e del progresso. Un progresso che tuttavia è andato di pari passo con l’impoverimento culturale: le statistiche da questo punto di vista sono impietosa, “la Puglia è agli ultimi posti delle regioni con più lettori” afferma lo scrittore.
L’idea del libro, che De Luca ha scritto “per mettere una distanza fra me e il lavoro che faccio”, nasce durante la pandemia, dalla lettura dei testi del filosofo britannico Mark Fisher, che individua la tragedia più grande nell’incapacità degli uomini di “immaginarsi un futuro di felicità che il sistema ha eretto attorno a noi”.
Ed è un testo, quello del semiologo pugliese, che cerca di immaginare un futuro fuori da quella gabbia, un futuro che vada contro un’industria culturale che ha avuto la colpa, citando aneddoti dello scrittore uruguaiano Eduardo Galeano, di avviare “un processo di “monetizzazione dei sentimenti umani”.
A tal proposito, l’intervento di Luca Ward ha ricordato di come un tempo i giovani ragazzi avevano “una chiara proiezione del futuro, perché all’epoca c’era un immaginario per tutti, sia per i poveri che per i ricchi. Oggi in cosa credono i nostri ragazzi?”
Non sono mancati confronti fra la produzione culturale di massa, si pensi ai blockbuster americani, e il teatro di comunità, quest’ultimo più adatto, secondo De Luca, a comunicare messaggi al pubblico, nell’ottica di quel “sano artigianato culturale” che le istituzioni dovrebbero incentivare, dalle piccole cooperative teatrali al cinema del territorio. Infine, una disamina generale sul patrimonio culturale italiano, per buona parte inutilizzato e poco valorizzato a causa di numerosi vincoli che ne impediscono l’uso, e proposte per migliorarne la gestione.
Numerosi gli interventi da parte del pubblico presente in sala, a stimolare un dibattito che ha reso la serata ben partecipata.
Il prossimo appuntamento con la rassegna letteraria è per sabato 2 dicembre, al Teatro Sociale, dove lo scrittore fasanese Dino Cassone dialogherà con Claudia Gerini, autrice dell’autobiografia “Se chiudo gli occhi”.
Fotoservizio di Francesco Schiavone.